Dichiarazione dell'assessore all'ambiente del Comune di Rimini Sara Visintin:

“La sensibilità per i temi ambientali si può e si deve sviluppare fin dalla più tenera età. Ho un ricordo personale in tal senso: cioè quando in terza elementare la scuola propose agli alunni un corso facoltativo di educazione ambientale, rivolto a quei bambini che dovevano restare a scuola anche nell’orario pomeridiano. Allora, fine anni Ottanta, si cominciava a comprendere, anche se ancora parzialmente, la centralità delle tematiche ambientali per il futuro. Una centralità prima di tutto educativa, che poi si faceva prassi.
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Ancora oggi lo ritengo un privilegio aver potuto avere, già a otto anni, qualcuno che mi avvicinasse ad interessi come l’ecologia, la difesa della natura, la salvaguardia dell’ambiente. Non può dunque che farmi piacere sapere della novità, annunciata dai ministri dell’Ambiente e dell’Istruzione, dell’imminente introduzione nei programmi scolastici, dalla scuola materna fino alla maturità, della materia di ‘educazione ambientale’.

Se finora l’argomento era più che altro affidato alla lungimiranza e alla sensibilità dei docenti e dei dirigenti scolastici, d’ora in avanti le tematiche ambientali potrebbero/dovrebbero entrare a far parte in maniera stabile della programmazione scolastica. Continuità didattica, dunque, seguendo un programma completo e soprattutto garantendo un percorso comune a tutte le scuole. Cosa ancora più importante però sarebbe che, nel momento della programmazione, si decida di intrecciare l’attività didattica con le informazioni, i progetti e le azioni che i Comuni portano avanti, sviluppando in maniera più corposa e integrata di quanto si faccia adesso, visite guidate, azioni pratiche, laboratori specifici. Un modo per passare dalla teoria alla pratica in maniera immediata, considerando anche il fatto che la green economy e l’ambiente rappresentano i volani principali dell’economia dell’immediato futuro.

Al momento questa interazione tra scuola e comune sui temi dell’ambiente è limitata e dovuta principalmente alla drastica riduzione di fondi che le amministrazioni locali possono destinare a queste attività, viste le difficoltà cui le stesse sono costrette per chiudere i bilanci. Per il 2015 gli assessorati comunali all’Ambiente e alle Politiche educative, sono impegnati su diversi progetti di educazione ambientale che riguardano scuole e insegnanti, ma è chiaro che si tratta di risposte parziali rispetto all’importanza dell’argomento.

Se adesso si concretizzasse l’ipotesi dell’inserimento strutturale nei programmi scolastici della ‘materia’ educazione ambientale, le prospettive cambierebbero radicalmente e in senso positivo. Non più singoli progetti affidati alla buona volontà della scuola o dell’amministrazione comunali o di volontari e enti terzi, ma un elemento finalmente parte integrante dell’attività scolastica. Un passo avanti verso una nuova cultura ambientale, intesa non solo come nozioni da imparare, ma come educazione al rispetto degli altri e del bene comune, alla convivenza, per stimolare conoscenza e coscienza.”

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:01