Ancora oggi lo ritengo un privilegio aver potuto avere, già a otto anni, qualcuno che mi avvicinasse ad interessi come lecologia, la difesa della natura, la salvaguardia dellambiente. Non può dunque che farmi piacere sapere della novità, annunciata dai ministri dellAmbiente e dellIstruzione, dellimminente introduzione nei programmi scolastici, dalla scuola materna fino alla maturità, della materia di educazione ambientale.
Se finora largomento era più che altro affidato alla lungimiranza e alla sensibilità dei docenti e dei dirigenti scolastici, dora in avanti le tematiche ambientali potrebbero/dovrebbero entrare a far parte in maniera stabile della programmazione scolastica. Continuità didattica, dunque, seguendo un programma completo e soprattutto garantendo un percorso comune a tutte le scuole. Cosa ancora più importante però sarebbe che, nel momento della programmazione, si decida di intrecciare lattività didattica con le informazioni, i progetti e le azioni che i Comuni portano avanti, sviluppando in maniera più corposa e integrata di quanto si faccia adesso, visite guidate, azioni pratiche, laboratori specifici. Un modo per passare dalla teoria alla pratica in maniera immediata, considerando anche il fatto che la green economy e lambiente rappresentano i volani principali delleconomia dellimmediato futuro.
Al momento questa interazione tra scuola e comune sui temi dellambiente è limitata e dovuta principalmente alla drastica riduzione di fondi che le amministrazioni locali possono destinare a queste attività, viste le difficoltà cui le stesse sono costrette per chiudere i bilanci. Per il 2015 gli assessorati comunali allAmbiente e alle Politiche educative, sono impegnati su diversi progetti di educazione ambientale che riguardano scuole e insegnanti, ma è chiaro che si tratta di risposte parziali rispetto allimportanza dellargomento.
Se adesso si concretizzasse lipotesi dellinserimento strutturale nei programmi scolastici della materia educazione ambientale, le prospettive cambierebbero radicalmente e in senso positivo. Non più singoli progetti affidati alla buona volontà della scuola o dellamministrazione comunali o di volontari e enti terzi, ma un elemento finalmente parte integrante dellattività scolastica. Un passo avanti verso una nuova cultura ambientale, intesa non solo come nozioni da imparare, ma come educazione al rispetto degli altri e del bene comune, alla convivenza, per stimolare conoscenza e coscienza.