Le risorse impiegate, quasi settantamila euro, vanno nella direzione di sostenere il diritto allo studio per alunni appartenenti a nuclei familiari di lavoratori che, a causa della crisi economica, si trovano nelle seguenti condizioni:
a) lavoratori disoccupati a causa di licenziamento per giusta causa (vedi circolare INPS n. 97 del 04.06.2003) e che hanno lanzianità di disoccupazione risalente ad una data antecedente l1.1.2014;
b) lavoratori disoccupati a causa della scadenza di un precedente contratto di lavoro a termine non rinnovato (compresi i contratti di collaborazione, a progetto e di somministrazione) e che hanno lanzianità di disoccupazione risalente ad una data antecedente l1.1.2014;
c) lavoratori autonomi attualmente disoccupati - che hanno chiuso la partita IVA e posto in liquidazione lazienda in una data antecedente l1.1.2014.
Le attività, tra cui anche quelle relative al sostegno per le spese della refezione scolastica, saranno utilizzate secondo le modalità indicate nel bando e rispettando i seguenti criteri di accesso:
1. l'alunno dovrà essere residente nel Comune di Rimini con almeno uno dei genitori residente a Rimini da almeno dodici mesi, alla data di scadenza del bando
2. lindicatore ISEE del nucleo familiare dovrà essere calcolato ai sensi del D.P.C.M. 05.12.2013 n.159 e dovrà essere minore di . 10.000.
Sarà possibile fare domanda entro le ore 13 del 23 marzo 2015 presso l'ufficio rette scolastiche del Comune di Rimini in via Ducale, 7, esclusivamente su appuntamento, da prenotare telefonando al numero 0541/704739-704749 (dalle ore 9 alle 13 dal lunedì al venerdì e dalle 15 alle 17 il martedì e giovedì).
Con la pubblicazione del secondo bando è il commento di Gloria Lisi, Vicesindaco del Comune di Rimini con delega alle politiche educative abbiamo voluto integrare ed ampliare il primo, confermando l'impegno di risorse per quasi settantamila euro. Dalle riflessioni scaturite in seguito alle poche domande pervenute al primo bando abbiamo lavorato in una direzione che, pur cercando di rendere meno restrittivi alcuni criteri per allargare la platea di possibili soggetti interessati come quello di includere nel bando anche gli alunni nuovi e non già precedentemente iscritti - nessun euro vada speso per motivi diversi da quelli da cui siamo partiti: il sostegno esclusivo delle famiglie colpite dalla crisi economica e il diritto allo studio per i loro figli. Un diritto che passa anche dalla possibilità di poter stare in un contesto educativo protetto per tutto il periodo necessario, senza dover rinunciare alla refezione e al tempo pieno per problemi economici. Nei casi più estremi, il pasto a scuola rappresenta addirittura l'unico pasto completo della giornata; aldilà di questo rimane innegabile l'importanza di poter continuare a frequentare gli stessi compagni e insegnanti, senza aggiungere ulteriori difficoltà a quelle economiche della propria famiglia.