Questa la dotazione degli alloggi in locazione permanente a canone calmierato del Comune di Rimini, per il quale nel corso dell'ultimo Consiglio comunale è stato approvato il nuovo regolamento, allo scopo di uniformare la gestione e le regole per l'accesso e la permanenza. Attraverso il regolamento viene promossa inoltra la gestione di una graduatoria aperta, aggiornata periodicamente, con l'intento di offrire risposte abitative efficaci anche per quei cittadini che, pur essendo in possesso di un reddito certo, hanno difficoltà a reperire alloggi a canone calmierato sul libero mercato.
Sempre l'emergenza casa è stata al centro questa mattina della seconda commissione, all'interno della quale ACER (Azienda Casa Emilia Romagna) Rimini ha presentato i dati più complessivi relativi all'edilizia residenziale pubblica, la cui dotazione attuale è di 1.193 alloggi. Tra gli aspetti più critici rilevati, quello inerente il turn-over e i criteri per l'accesso e la permanenza negli alloggi pubblici. In particolare è emersa la necessità condivisa di chiedere alla Regione Emilia Romagna l'autonomia territoriale rispetto labbassamento i limiti reddituali per la permanenza nellEdilizia Residenziale Pubblica (ERP). L'autonomia permetterebbe un adeguamento dei limiti reddituali in grado, nellimmediato, di favorire un maggiore turnover e lo snellimento delle liste di attesa e, più in generale, una offerta di servizi più equa sul quale è in costante crescita la domanda, senza penalizzare nessuno.
Il regolamento approvato ieri commenta Gloria Lisi, Vicesindaco del Comune di Rimini permetterà al Comune di Rimini una gestione più uniforme delle proprie locazioni a canone calmierato. Un modello di risposta diverso al problema casa per quella tipologia di persone e famiglie con redditi troppo alti per accedere all'Erp, ma ancora bassi per il libero mercato. Una risposta per la quale il Comune di Rimini porterà in dote nel 2015 i 25 nuovi alloggi di via Toni, e i 58 di Tombanuova. Ho accolto con molto piacere la discussione sia in consiglio comunale, che in commissione, indice di un'attenzione alta e condivisa sul problema casa. Condivido la scelta espressa dalla commissione di appellarsi alla Regione Emilia-Romagna per richiedere la possibilità di una autonomia locale sul tema dell'adeguamento dei limiti reddituali per l'accesso e permanenza negli alloggi Erp, che renda più giusto e attinente ai bisogni locali la gestione dell'edilizia residenziale pubblica, un tema per la nostra Amministrazione che rimane di assoluta priorità.