Dichiarazione dell'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini e dell'assessore al welfare e protezione sociale Gloria Lisi:

“C’è un aspetto della proposta di bilancio, in discussione in questi giorni negli organismi consiliari, che merita una sottolineatura particolare, in quanto segna l’attenzione posta sul fronte del welfare e della protezione sociale, mai così attuale come in questa fase storica.
Data di pubblicazione

Nonostante i tagli ai trasferimenti (oltre 23 milioni dal nostro insediamento), nonostante le incertezze con cui ogni anno ci troviamo a fare i conti durante la stesura del bilancio, nonostante la continua riduzione delle risorse statali a favore degli Enti Pubblici, anche quest’anno il Comune prova a rispondere ai crescenti bisogni dei cittadini. E mentre ci sono Amministrazioni, anche geograficamente non lontane, obbligate a tagliare anche sui servizi essenziali per le fasce deboli, come Comune di Rimini possiamo con orgoglio rivendicare che anche per il bilancio 2015 stasera al vaglio del Consiglio comunale, l’Amministrazione non arretri sul welfare, ma al contrario continui a investire, ribadendo coi fatti come rappresenti una priorità.

In parte per necessità, cioè per colmare il vuoto lasciato da mancate coperture di enti terzi, e in parte per una scelta precisa: perché siamo consapevoli che a fronte di un’esplosione di bisogni evidente agli occhi di tutti, il Comune rappresenta il primo e ormai unico punto di riferimento per i cittadini. Per questo motivo non ci tiriamo indietro, con oltre un milione e trecento mila euro in più di risorse rispetto al 2014 che intendiamo destinare al welfare e alla protezione sociale. Abbiamo ad esempio in programma di investire maggiormente su due capitoli particolari, quali il sostegno scolastico all’handicap (+220mila euro), il trasporto dei disabili (+140 mila euro), il sostegno scolastico a bambini e ragazzi svantaggiati.

Abbiamo inoltre già avuto modo di spiegare come nel bilancio previsionale 2015 l’Amministrazione Comunale dovrà farsi carico delle deleghe in capo all’Asl. In particolare le risorse saranno destinate a tre servizi fondamentali, come l’accompagnamento dei 53 minori stranieri da inserire in struttura (contro i 15 di cui il Comune si faceva carico l’anno passato); l’assistenza ai disabili, con l’assunzione di cinque assistenti sociali e di altre tre professionalità in arrivo dall’azienda sanitaria locale; infine per l’assistenza domiciliare che si traduce in 12.000 ore in più di assistenza agli anziani passando da una media annua di 73.000 a un risultato che per il 2015 si prevede pari a 85.000. Il segnale è palese: il Comune. I Comuni, resta il baluardo più solido in tempi come questi, facendo comunque i conti con riordini amministrativi che spesso sono una semplice ‘dismissione’ dello Stato rispetto a quelle che dovrebbero essere le sue competenze. Nel gioco dello scaricabarile, del ‘tocca a un altro’, Rimini sceglie prima di tutto il cittadino e i suoi bisogni. E’ un dovere, è un obbligo. Ma questo dovrebbe essere per tutti”.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:01