Un tour alla scoperta delle eccellenze della regione, dall’enogastronomia ai templi della motorvalley, lungo gli itinerari nell'entroterra alla scoperta di borghi e castelli e che ha Rimini come approdo naturale.

I quattro reporter americani che hanno partecipato al tour sono David Rosengarten (giornalista, scrittore e public speaker, scrive su testate come Forbes, The New York Times, Food & Wine, Bon Appetit), Jim Farber (giornalista del quotidiano nazionale Daily News), Anne Kazel - Wilcox (Simply The Best e Private Journey Magazine, pubblicazioni top luxury) e Jack Smith (corrispondente da Philadelphia per Robb Report Luxury Lifestyle Mag, una delle pubblicazioni più autorevoli di Auto, viaggi e lifestyle). Nella cornice felliniana per eccellenza, i giornalisti hanno mostrato particolare interesse per i luoghi che segnano la presenza del Maestro riminese (a partire dal restauro del Fulgor, in avanzata fase di esecuzione, 'firmato' Dante Ferretti) e più in generale per il patrimonio storico e culturale della città. 

“Il tour non poteva che concludersi a Rimini – sottolinea il Sindaco Andrea Gnassi, che ieri sera ha portato il saluto della città ai quattro reporter – con la via Emilia che dal cuore della regione conduce fino al mare. Negli ultimi mesi sta crescendo l’interesse della stampa internazionale e in particolare di quella americana per la cucina emiliano-romagnola, incoronata di recente come la migliore al mondo. Il food, ancora di più nell’anno di Expo, rappresenta un volano fondamentale per far scoprire il ricco patrimonio di arte, cultura che si snoda lungo la via Emilia. Rimini è la sintesi di queste eccellenze, una città dove il mercato del pesce fresco si trova a due passi da Piero della Francesca e dal cinema più famoso al mondo, il Fulgor di Fellini. Il mercato americano può sembrare un’utopia, ma lo stupore della stampa americana davanti al cantiere del Galli che si spalanca verso il Castello, al fascino della città romana e rinascimentale, dimostra che abbiamo tanto da offrire anche a questa fetta di turisti. I reporter americani hanno trovato una città in trasformazione, che non rinuncia alla sua identità, sia quando si tratta di riqualificare il lungomare, sia quando si tratta di produrre beni immateriali, emozioni. Una valorizzazione delle proprie radici che anche il pubblico americano sempre più apprezza”.