Un sodalizio fortunato e duraturo, quello tra il regista napoletano e il poeta e sceneggiatore di Santarcangelo di Romagna, iniziato alla fine degli anni sessanta, con C'era una volta e proseguito fino a Dimenticare Palermo del
Ispirato al romanzo di natura memorialistica Un anno sull'Altipiano di Emilio Lussu, Uomini contro è costruito come un album di fotografie, una collezione di cartoline spedite da quell'inferno che fu il fronte della Prima guerra mondiale. Ambientato nell'altopiano di Asiago, dove Ermanno Olmi ha girato un altro, recente, straordinario film sulla Grande guerra, Torneranno i prati, Uomini contro restituisce attraverso il ritratto (e il destino) di tre personaggi, a cui danno corpo e credibilità Alain Cuny, Gian Maria Volonté e Mark Frechette (che nello stesso anno sarà il protagonista di Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni) tutta l'assurdità e l'atroce e sanguinaria follia della guerra.
La proiezione di Uomini contro fa da anteprima a Il cinema racconta la Grande guerra, una breve rassegna resa possibile dai prestiti della Cineteca nazionale e della Cineteca di Bologna nell'ambito del progetto Fronte del pubblico. Nei primi 3 venerdì di aprile, alle ore 21, si potranno rivedere o vedere per la prima volta in assoluto o sul grande schermo, in edizioni da poco restaurate, La grande guerra di Mario Monicelli (venerdì 3 aprile), Addio giovinezza di Augusto Genina (venerdì 10 aprile) e, infine, La grande illusione di Jean Renoir (martedì 17 aprile).