I numeri delle violenze ci ripropongono il problema antico del dominio, ci dicono ancora che la violenza è una modalità che gli uomini usano come abitudine, quasi una consuetudine identitaria, un modo di affermare il controllo sociale e la determinazione dei rapporti affettivi.
E non si tratta solo di violenza fisica: la violenza ci appare come un processo nel quale si pongono in essere tanti atti tesi alla subalternità della donna e del suo corpo; alla negazione della sua autonomia.
I dati ci dicono anche che l' uomo violento è, nella gran parte dei casi, un familiare e la famiglia, quindi, è il luogo dove spesso i rapporti di dominio, gerarchici, si sostituiscono a legami di affetto e di aiuto.
Quello che come enti locali e servizi pubblici dobbiamo quindi garantire è un sostegno immediato alle donne a 360 gradi ma anche agire con forza sul piano culturale per modificare l' ordine delle cose.
Il Comune di Rimini continua - in collaborazione con lAssociazione - Centro antiviolenza Rompi il silenzio - a garantire l' attività di supporto presso la Casa delle donne (tel. 0541 704545). E uno strumento che consideriamo fondamentale e indispensabile, tanto più nel momento in cui la Provincia di Rimini - dopo la trasformazione istituzionale dellEnte- deve chiudere i servizi inerenti lo stesso problema.