La cultura del cibo tra antico e presente è stata la trama su cui si è tessuto il legame fra il passato e la nostra quotidianità offrendo spunti di riflessione originali con proposte capaci di coinvolgere vari pubblici e avvicinare differenti fasce di età. Un tema esplorato in varie accezioni a comporre quel mosaico di eventi che è il Festival.
Simbolica del binomio cibo e cultura la lunga tavolata che ha attraversato il ponte di Tiberio nellanteprima del Festival, con un rifiorire di antiche ricette rivisitate alla luce delle più moderne tendenze dietetiche e gustate nellascolto di Roberto Mercadini che ha dato voce a brani senza tempo.
Se Eva Cantarella, nella lectio magistralis di apertura che ha registrato il tutto esaurito nella Sala del Giudizio, ha saputo ricreare latmosfera del simposio greco e del banchetto romano aprendo scenari della cultura classica, Enzo Bianchi ha calamitato il numeroso pubblico evocando la preziosa tradizione alimentare contadina in unanalisi in cui il piacere del cibo è veicolato da tutti i cinque sensi.
Il Museo della Città, nei tre giorni del Festival, è stato teatro di incontri, esperienze, mostre, visite guidate e insieme di colazioni e degustazioni emozionali che hanno coinvolto i partecipanti sollecitando tutti i loro sensi. Protagonista il vino, frutto di una cultura antica e elemento propulsore di una moderna economia del turismo, e il richiamo al cibo nelle sue più diverse espressioni. Ma il Festival è sceso anche nelle vie e nelle piazze incontrando la città e attirando lattenzione anche di chi ancora non lo conosceva: così sabato sera nel cuore della marina, in piazzale Fellini, Andrea Segré e Michele Mirabella hanno sottolineato la preziosità del cibo in un incontro voluto insieme ad Al Meni, ispirato allultimo libro di Segrè (Loro nel piatto). E domenica mattina piazza Tre Martiri è tornata ad essere il foro di Ariminum, con le bancarelle di artigiani e venditori, sotto la vigile presenza dei legionari della Legio XIII Gemina-Rubico mentre i bambini si divertivano scoprendo antichi giochi o costruendo il loro scudo. Per non dimenticare lesperienza di Panis antiquus che ha attirato, sulla scia del profumo del pane, piccoli e grandi nel cortile del Museo per ripercorrere il meraviglioso ciclo del pane, dalla macinatura dei cereali alla cottura in un forno in terracotta appositamente ricreato a cura dellAssociazione Dimoraenergia.
Il Festival è stato segnato dalla vivace presenza dei giovani studenti che si sono messi a disposizione per la promozione come per laccoglienza e linformazione al pubblico; ma che anche sono stati protagonisti di visite guidate e di appuntamenti come lo spazio dedicato a I giovani e lantico dove hanno presentato i frutti di un lavoro che, su fronti diversi, li ha impegnati durante lanno.
Gioco e allegria hanno attraversato Piccolo Mondo Antico festival che, con le sue svariate attività, ha anche questanno coinvolto centinaia di bambini e ragazzi interessandoli, in maniera divertente, al tema del cibo e alleducazione alimentare.
Unedizione che travalica le giornate appena concluse per siglare momenti e attività future: dalle mostre, con le esperienze correlate, agli appuntamenti che invitano a visitare i Musei e i monumenti di Rimini e del suo territorio, alla programmazione di Piccolo Mondo Antico festival con gli speciali Estate, Halloween e Capodanno. Se più di 7000 persone hanno incontrato il Festival, la percezione è che, ancora una volta, Antico-Presente abbia saputo attirare lattenzione di cittadini e ospiti verso quel passato che caratterizza le radici del territorio e che abbia consegnato la consapevolezza dellimportanza della valorizzazione del patrimonio culturale nelle due molteplici espressioni e in un dialogo continuo con il contemporaneo.
I Musei Comunali, promotori e organizzatori del Festival con la Soprintendenza Archeologia dellEmilia Romagna, lIstituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e la Società editrice Il Mulino, ringraziano tutti coloro che, con la loro partecipazione, hanno animato le giornate del Festival.