l'Amministrazione Comunale comunica l'intenzione di agire per vie legali nei confronti di editore, direttore e estensore dell'articolo, a causa del suo evidente contenuto diffamatorio e per il procurato allarme da esso creato, in assoluta assenza di qualunque elemento sanitario e/o scientifico a supporto delle tesi riportate.
Nell'articolo in questione peraltro non si fa alcuna menzione dell'indagine sindromica attivata dall'Ausl di Rimini che, confortata dalla valutazione dell'Istituto Superiore di Sanità, ha certificato come non sia "possibile metter in relazione i giorni in cui si è avuta un'allerta con l'apertura degli sfioratori fognari della città di Rimini". Ha cioè concluso che "non è stato evidenziato nessun evento sanitario rilevante e non vi è nesso temporale tra le allerte registrate e gli eventi ambientali contestualmente verificatesi.
Pur consci che la strada giudiziaria sia sempre l'ultimo e più spiacevole approdo per dirimere qualunque divergenza, si ritiene in ogni caso non è più tollerabile né giustificabile procurare evidenti danni a cittadini, imprese, operatori e comunità sulla base di 'sospetti' a mezzo stampa, privi di un serio e certificabile riscontro.
La medesima azione legale sarà attivata dal Comune di Rimini anche nei confronti degli amministratori di pagine web e social network che hanno ripreso l'articolo in questione, aggiungendovi commenti altrettanto diffamatori.
A seguito dell'articolo "Le mie figlie stanno male dopo il bagno" pubblicato sull'edizione odierna del quotidiano La Voce di Romagna (pag. 9),
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