“Nel bilancio triennale 2015-2017 – ha sottolineato l’assessore Brasini – raggiungeremo importanti risultati, a partire da un utile di esercizio che si traduce in 500mila euro all’anno di dividendi che il Comune incasserà nel triennio. Altro obiettivo è quello di continuare nell’estinzione progressiva del debito, come previsto dalle linee di indirizzo del Comune di Rimini, che già al 31 dicembre 2014 registrava una riduzione di 2 milioni e 359 mila euro. Di questo passo si prevede l’estinzione complessiva del debito per il 2022/23”.  

Il bilancio di previsione 2015-2017 di Rimini Holding proposto dall’amministratore unico “recepisce – prosegue l’assessore Brasini - le linee di sviluppo indicate dal consiglio comunale per un piano di razionalizzazione delle partecipate dell’Amministrazione, che stiamo attuando attraverso principalmente attraverso la privatizzazione parziale o totale di alcune società (dalla vendita entro il 31 dicembre della quota azionaria del 20% del capitale sociale di Amfa, alla privatizzazione di Rimini Fiera attraverso la quotazione sul mercato) e la fusione per incorporazione di altre società (ad esempio Amir in Romagna Acque). A questo si affiancano azioni di spending review e snellimento amministrativo, attraverso la riduzione degli organi amministrativi e dei collegi sindacali e di pari passo la riduzione dei loro compensi. Nel bilancio inoltre si rimanda al Consiglio Comunale ogni decisione circa la possibile vendita da parte di Rimini Holding delle azioni detenute di Hera”.

“Rimini Holding – ricorda l’assessore Brasini – è una società in house che conta solo su un amministratore unico e non ha dipendenti esterni, ma utilizza e valorizza personale del Comune. Per la sua compartecipazione al consolidato fiscale inoltre ha consentito all’Amministrazione di produrre un risparmio di mezzo milione di euro negli ultimi tre esercizi”.

Il bilancio di Rimini Holding ha ricevuto in V Commissione 6 pareri favorevoli (maggioranza) e 6 contrari (opposizione).