Ed è una buona notizia registrare la conferma dello scalo di Rimini tra i 38 giudicati nodi essenziali per il Paese. Il nuovo piano individua dieci bacini di traffico omogeneo, con all’interno 38 aeroporti di interesse nazionale, “scelti- come spiega il provvedimento governativo- sulla base di criteri riconducibili al ruolo strategico, all’ubicazione territoriale, alle dimensioni e tipologia di traffico e all’inserimento delle previsioni dei progetti europei della rete Treanseuropea dei trasporti”. Rimini è nel bacino Centro Nord che comprende, appunto, Bologna, Pisa, Firenze, Rimini, Parma e Ancona. Non poteva accadere altrimenti, vista e considerata l’importanza del nostro territorio riguardo alle dinamiche turistiche e industriali nell’ambito del Nord Est del Paese; l’aeroporto risponde dunque a una precisa vocazione dell’area riminese e, esteso, di quella parte d’Italia che si affaccia sull’Adriatico. In questo senso, credo utile e opportuno continuare a seguire con il massimo dell’interesse e dell’attenzione i piani di sviluppo della nuova gestione aeroportuale del ‘Fellini’, soprattutto per quel che riguarda le relazioni e le potenziali alleanze nell’ottica dell’internazionalizzazione. Infine, mi si permetta una piccola nota a margine. Questo piano del Governo è la risposta più efficace anche a qualche polemico e ciclico ‘ritorno di fiamma’ registrato nelle scorse settimane da parte di chi, con ogni evidenza, pare avere come obiettivo la sostanziale denigrazione e cancellazione dello scalo riminese. Senza pensare che in questo caso, proprio perché il ‘Fellini’ non è una orpello ma un’esigenza reale di questo territorio, non si farebbe altro che segare il ramo su cui si sta seduti”.
“Nella giornata di ieri, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, ha approvato il nuovo piano degli aeroporti di interesse nazionale.
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