Sono numeri straordinari per un contenitore culturale tra i più amati e apprezzati per i suoi servizi da studenti, cittadini e studiosi. Un luogo del sapere che si pone, con le sue cifre e la sua autorevolezza, in posizione ‘ostinata e contraria’ a quella che a livello nazionale viene ormai comunemente digerita come ‘fuga dal libro’. Le vendite di libri sono passate dal 43% al 41,4%, e oltre al crollo dei lettori deboli (da 1 a 3 libri all’anno), stanno diminuendo anche i lettori cosiddetti ‘forti’ (le donne, soprattutto). I dati dell’Istat confermano il forte impatto delle disuguaglianze sociali, economiche e territoriali anche sulla lettura, molto condizionata dall’ambiente familiare, dal livello di istruzione e dalle occasioni di incontro con il libro.
Ciò mette in evidenza il ruolo necessario delle biblioteche quali presidi di conoscenza, informazione e promozione della lettura, a fronte di una progressiva marginalizzazione della cultura, pesantemente penalizzata dai tagli dei fondi destinati ad archivi, biblioteche e musei, luoghi in realtà strategici per la difesa dei saperi dai processi di progressiva privatizzazione e dal depauperamento culturale.
In questo senso è intenzione dell’amministrazione comunale non solo procedere nei progetti e negli interventi di miglioramento della fruizione della biblioteca Gambalunga ma su questi proporre ai privati - attraverso lo strumento del’Art Bonus - una compartecipazione economica. Tutto questo anche nella prospettiva di mettere mano, nei prossimi anni, a quella riqualificazione radicale dei contenitori culturali lungo i tre assi Museo- Domus del chirurgo- Biblioteca, che rappresenterebbe l’altro braccio del recupero e del rilancio del quadrante urbano compreso tra Ponte di Tiberio, Castello, piazza Malatesta, teatro Galli e Casa del Cinema/Fulgor”.