BIBLIOTERAPIA. Come curarsi (o ammalarsi) coi libri 2015

24 ottobre 2015 - 23 gennaio 2016 Tra gli ospiti, Andrea Tagliapietra, Pupi Avati, Alessandra Ginzburg, Sergio Givone, Roberto Esposito, Piero Stefani, Francesco Remotti e Carlo Ginzburg
Data di pubblicazione

Dal 24 ottobre al 23 gennaio torna il ciclo di conversazioni e letture ad alta voce “Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) coi libri”, organizzato per il settimo anno dalla Biblioteca Gambalunga e curato da Oriana Maroni, con il patrocinio dell’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna. Tema e  titolo dell’edizione 2015 è TUTTA LA PAURA DEL MONDO.

«L’unica passione della mia vita è stata la paura» ha scritto il filosofo Thomas Hobbes, nominando nella sua originarietà la più umana e animale delle emozioni, indagata nella sua ambivalenza sin dall’antichità. Non a caso, il thàuma che Aristotele pone come “causa prima” della filosofia, è parola che sta a significare anzitutto lo sgomento originario della scoperta del divenire di tutte le cose, mentre oggi – come nota Bauman in Paura liquida, anche se «noi, uomini e donne che abitiamo la parte ‘sviluppata’ del mondo (la più ricca, la più modernizzata), siamo ‘oggettivamente’ le persone più al sicuro nella storia dell’umanità» , pure soffriamo della paura più temibile. Quella «diffusa, sparsa, indistinta, libera, disancorata, fluttuante, priva di un indirizzo o di una causa chiari; la paura che ci perseguita senza una ragione, la minaccia che dovremmo temere e che si intravede ovunque, ma non si mostra mai chiaramente.»  Ma di cosa parliamo, quando parliamo della paura? Da dove origina, e dove ci conduce? TUTTA LA PAURA DEL MONDO, il nuovo ciclo della Biblioterapia, invita ad ascoltare come coloro che se ne occupano e preoccupano abbiano cercato di rispondere a questa domanda originaria, e insieme tira le fila delle passate edizioni, che attraverso l’indagine sulla “meraviglia”, la scoperta del volto dell’Altro, il discorso sul corpo ne hanno anticipato alcuni nodi.

Un programma denso che intreccia parole e immagini, quello di Biblioterapia 2015, per delineare le figure della paura e – in filigrana – per indicarne gli antidoti (la fiducia, la responsabilità e magari il coraggio, formidabile stimolo alla definizione della vita come ricerca) e la bibliografia, attraverso sei “Conversazioni” con filosofi, psicoanalisti, teologi e antropologi del calibro di Andrea Tagliapietra, Alessandra Ginzburg, Sergio Givone, Roberto Esposito, Piero Stefani, Francesco Remotti, Carlo Ginzburg.  All’ascolto della parola dei maestri faranno da contraltare le immagini cinematografiche della nuova edizione di “Cinema e psicoanalisi”, che quest'anno, sotto il titolo di “Chi ha paura della paura?” proporrà tre film esemplari scelti, introdotti e commentati, da psicoanalisti della Società psicoanalitica italiana (SPI), in collaborazione con la Cineteca comunale, e le “Narrazioni” letterarie e artistiche, in cui incontrare il regista Pupi Avati, che presenterà Il ragazzo in soffitta (Guanda, 2015); lo storico dell’arte Gabriello Milantoni, che tratterà il tema Irreale e cangiante come un sogno. Metamorfosi della paura nelle arti figurative; il reading con musica dal vivo Sotto il segno di Phòbos, a cura di Lorella Barlaam e dell’associazione Mala Testa, con visual di Maurizio Giuseppucci. A chiudere la rassegna sarà il grande storico Carlo Ginzburg, con il suo ultimo libro Paura reverenza terrore. Cinque saggi di iconografia politica (Adelphi, 2015).

Di seguito, una “mappa” del programma, in dettaglio, e il calendario.


CONVERSAZIONI - Sala del Giudizio, Museo della Città - ore 17

Dal 24 ottobre al 19 dicembre
Ad aprire il ciclo di Conversazioni, il 24 ottobre, sarà Andrea Tagliapietra, ordinario di storia della filosofia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, affrontando con Icone della fine. Apocalisse e orrore metafisico un tema su cui il pensiero sembra arenarsi. Sia che si tratti della fine individuale che chiamiamo morte o di quella fine collettiva che nella tradizione occidentale trova la sua espressione simbolica nell’ultimo libro della Bibbia, l’Apocalisse, o nel paradigma della catastrofe. A seguire, il 7 novembre, la psicanalista Alessandra Ginzburg, didatta della Società Psicoanalitica Italiana e membro della International Psychoanalytic Association, con la sua riflessione su La paura della perdita nella “Ricerca del tempo perduto” di Proust ci introdurrà ai misteri dell’inconscio, sulle tracce di Marcel Proust e Matte Blanco, tra psicanalisi e letteratura. L’incontro successivo, il 21 novembre, vedrà Sergio Givone, ordinario di Estetica all'Università di Firenze, confrontarsi con La paura del disumano. Ovvero come la crisi dei fondamenti del sapere, la “morte di Dio”, il politeismo dei valori, la possibile fine del genere umano a causa di catastrofi e guerre nucleari siano fonte di grande paura ma anche potente richiamo all’etica.Roberto Esposito, ordinario di filosofia teoretica dell’Università di Pisa, il 28 novembre, con Il potere tra parole e cose si soffermerà sull’antinomia fra persone e cose su cui si è fondata la nostra civiltà, a partire dalla sua riflessione sul tema della paura posta dalla filosofia moderna a principio stesso della politica. Con Terrore e grande oscurità piombarono su di lui” (Genesi 15,12). Scene di paura nella Bibbia il biblista e studioso di ebraismo Piero Stefani, docente alla Facoltà Teologica a Milano, il 5 dicembre indagherà questo sentimento universale, antico come l’umanità, a partire dal Genesi, in cui compare la prima attestazione del termine “paura” nella Bibbia. Vincere la morte o vincere la paura della morte? è la domanda che proporrà il 19 dicembre il grande antropologo Francesco Remotti, studioso della «trasformazione culturale» dei corpi e degli spiriti dei morti nella società contemporanea. Che senso ha la morte? Come tollerarla? Forse è proprio per rispondere a queste domande che sono nate la filosofia, la religione e la scienza. E la Biblioterapia.

 

NARRAZIONI
31 ottobre

Sala del Giudizio, Museo della città - ore 17

Pupi Avati, Il ragazzo in soffitta (Guanda, 2015)
Tra le voci autorevoli chiamate a riflettere sulla paura, in questa edizione di Biblioterapia affiliata con il cinema, non poteva mancare Pupi Avati, regista di indimenticabili favole nere e ora anche romanziere. Con Il ragazzo in soffitta, Avati ci racconterà il potere immaginifico della paura e la sua capacità di condurre spettatori e lettori nella dimensione del mistero e del soprannaturale.

A introdurre il regista sarà lo scrittore Piero Meldini.

A seguire, in Cineteca Comunale alle 21.00, In ricordo di Federico Fellini.
Pupi Avati introdurrà la proiezione diToby Dammit di Federico Fellini (Italia 1968, 37', episodio di Tre passi nel delirio)
 

14 novembre
Cineteca, Biblioteca Gambalunga - ore 17

Gabriello Milantoni Irreale e cangiante come un sogno. Metamorfosi della paura nelle arti figurative

“La bellezza è una cosa tremenda e orribile” come afferma Mitja nei Fratelli Karamazov di Dostoevskij; così che dal volto orripilante della Gorgone all’Urlo di Munch, la paura è uno dei fili rossi che percorrono la storia dell’arte, che il 14 novembre sarà lo storico dell’arteGabriello Milantoni a dipanare.


12 dicembre
Auditorium, Istituto musicale Lettimi - ore 17

Sotto il segno di Phòbos. Reading a cura di Lorella Barlaam, letture dell’associazione Mala Testa, visual di Maurizio Giuseppucci

Roland Barthes in Il piacere del testo identificava una “Prossimità (identità?) di godimento e paura”. Forse perché se “la paura non scaccia, né costringe, né attua la scrittura: per la più immobile delle contraddizioni coesistono entrambe – separate)” da sempre l’antidoto alla paura del mondo – nel suo genitivo soggettivo/oggettivo – è la voce narrante, e la pagina che ne accoglie la risonanza in scrittura.


23 gennaio 2016
Sala del Giudizio, Museo della città - ore 17

Carlo Ginzburg, Paura reverenza terrore. Cinque saggi di iconografia politica (Adelphi, 2015)

“Per capire il presente dobbiamo imparare a guardarlo di sbieco”, scrive Carlo Ginzburg nel libro che inaugura la collana “Imago” di Adelphi. Acutissimo osservatore di immagini, Carlo Ginzburg, storico fra i maggiori del nostro tempo, esamina con esiti inattesi cinque opere d’arte dalla forte valenza politica, e spingendo lo sguardo verso nessi inattesi ne svela i segni del potere.
 

FILM – “CHI HA PAURA DELLA PAURA?”

Cineteca comunale – ore 21

Incontri di cinema e psicoanalisi in collaborazione con Società psicoanalitica italiana (SPI)

3 novembre, Annunzio Talacchi e Paola Masoni commentano
BABADOOK di Jennifer Kent (Australia 2014, 95')

10 novembre, Cinzia Carnevali e Gabriella Vandi commentano
Colpa delle stelle (The Fault in our Stars) di Josh Boone (Usa 2014, 125')

17 novembre, Angelo Battistini e Simona Lucantoni commentano
Forza maggiore (Turist) di Ruben Östlund (Danimarca 2015, 118')

 

CALENDARIO

24 ottobre - Sala del Giudizio, Museo della città - ore 17
Andrea Tagliapietra Icone della fine. Apocalisse e orrore metafisico
Ingresso a pagamento
 
31 ottobre - Sala del Giudizio, Museo della città - ore 17
Pupi Avati Il ragazzo in soffitta (Guanda, 2015)
Presenta Piero Meldini
Ingresso libero e gratuito

Cineteca comunale, ore 21 – In ricordo di Federico Fellini
Pupi Avati introduce Toby Dammit di Federico Fellini (Italia 1968, 37', episodio di Tre passi nel delirio)
Ingresso libero e gratuito


3 novembre - Cineteca comunale - ore 21
BABADOOK di Jennifer Kent (Australia 2014, 95')
in collaborazione con Società psicoanalitica italiana (SPI)
Ingresso a pagamento
 

7 novembre - Sala del Giudizio, Museo della città - ore 17
Alessandra Ginzburg La paura della perdita nella “Ricerca del tempo perduto” di Proust
Ingresso a pagamento
 

10 novembre - Cineteca comunale - ore 21
Colpa delle stelle (The Fault in our Stars) di Josh Boone (Usa 2014, 125')
In collaborazione con Società Psicoanalitica Italiana (SPI)
Ingresso a pagamento
 

14 novembre - Cineteca comunale - ore 17
Gabriello Milantoni Irreale e cangiante come un sogno. Metamorfosi della paura nelle arti figurative
Ingresso libero e gratuito
 

17 novembre - Cineteca comunale - ore 21
Forza maggiore (Turist) di Ruben Östlund (Danimarca 2015, 118')
In collaborazione con Società Psicoanalitica Italiana (SPI)
Ingresso a pagamento
 

21 novembre - Sala del Giudizio, Museo della città - ore 17
Sergio Givone La paura del disumano
Ingresso a pagamento
 

28 novembre - Sala del Giudizio, Museo della città - ore 17
Roberto Esposito Il potere tra parole e cose
Ingresso a pagamento
 

5 dicembre - Sala del Giudizio, Museo della città - ore 17
Piero Stefani Terrore e grande oscurità piombarono su di lui” (Genesi 15,12). Scene di paura nella Bibbia
Ingresso a pagamento
 

12 dicembre - Auditorium, Istituto musicale Lettimi - ore 17
Sotto il segno di Phòbos. Reading a cura di Lorella Barlaam, letture dell’associazione Mala testa, visual di Maurizio Giuseppucci.
Ingresso libero e gratuito


19 dicembre - Sala del Giudizio, Museo della città - ore 17
Francesco Remotti Vincere la morte o vincere la paura della morte?
Ingresso a pagamento


23 gennaio - Sala del Giudizio, Museo della città - ore 17
Carlo Ginzburg, Paura reverenza terrore. Cinque saggi di iconografia politica (Adelphi, 2015)
Ingresso libero e gratuito

 

INFO

La partecipazione alla sezione “Conversazioni” è a pagamento.
Abbonamento alla sezione “Conversazioni”: 25 €.
Ingresso alle singole conversazioni, vincolato alla disponibilità di posti: 5 €.
Ingresso alla sezione “Film”: 5 €. Ingresso a “Narrazioni”: libero e gratuito.

Gli abbonamenti sono in vendita da sabato 10 ottobre fino a sabato 24 ottobre, presso la Biblioteca civica Gambalunga-Ufficio Prestiti, via Gambalunga 27, Rimini (da lunedì a venerdì: 8-19; sabato: 8-13). La rassegna è stata riconosciuta quale attività di formazione per insegnanti per l’anno scolastico 2015/2016

Info: Biblioteca Gambalunga - tel. 0541 704486 – fax 0541704480 

Programma dettagliato 
http://www.bibliotecagambalunga.it/primo_piano/pagina312.html

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:57