Conversazioni Felliniane 2015 - Prima Edizione

Ottobre - dicembre 2015. ingresso libero. Rimini, Museo della Città, Sala del Giudizio, via Tonini 4
Data di pubblicazione

L'istinto naturale dell'artista è da sempre quello di analizzare ogni forma di linguaggio, elaborarne i meccanismi e le strutture interne per poi costruire un'identità e un percorso creativo alternativi. Un autore come Fellini dalla personalità versatile, ha saputo dare forma a un universo fantastico e visionario, ricco di riferimenti al mondo dell'arte, della cultura popolare, ai ricordi e alle fantasie che hanno popolato la sua infanzia. Come un illusionista in perenne conflitto con il "reale", ha ricercato tra le mura di Cinecittà il luogo ideale per esprimere la sua poetica, ricostruendo una versione della realtà tutta giocata sull'immaginazione e sulla reinterpretazione della memoria e del ricordo.

Le "Conversazioni Felliniane" servono proprio a questo, a indagare il reticolo di riferimenti, richiami e connessioni che hanno contribuito a dare forma alla poetica felliniana. La prima edizione ha come tema il rapporto tra Fellini e le arti. Tre incontri a cadenza mensile che coinvolgeranno esperti, giornalisti, artisti e docenti universitari.

 

Domenica 18 ottobre, ore 17: “Fellini and the Fantasy: la nascita di un autore”, lezione di Peter Bondanella, presenta Roy Menarini

A inaugurare il ciclo di incontri sarà il Prof. Peter Bondanella che il 18 ottobre alle ore 17 terrà una lezione dal titolo "Fellini and Fantasy: la nascita di un autore".

L'intervento di Bondanella cercherà di analizzare l'inconfondibile impronta artistica di Fellini e della sua fantasia cinematografica evidenziandone il tributo di riconoscenza a molti elementi visivi della cultura popolare (cartoni animati, caricature, spot pubblicitari, bozzetti) o della storia dell'arte, molto più di quanto non faccia una rielaborazione di antecedenti cinematografici. Questa lezione prenderà in esame tutte quelle influenze formative che hanno orientato la carriera del regista riminese con il loro fascino, toccando tra gli altri alcuni fumettisti americani e le loro controparti italiane, il caricaturista Nino Za, il pittore Scipione. Numerose immagini e filmati illustreranno l'evoluzione della fantasia di Fellini dai suoi primi anni fino agli ultimi spot per la Banca di Roma.

 

Domenica 8 novembre, ore 17: “Schizzi e scarabocchi: Fellini e il fumetto”, conversazione con Paolo Bacilieri e Renato Pallavicini

La conversazione tra Renato Pallavicini, giornalista e storico del fumetto e Paolo Bacilieri “Cartoonist” di successo, (collaboratore di Milo Manara e Sergio Bonelli, autore di “Sweet Salgari”, biografia a fumetti di Emilio Salgari, vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali, migliore autore al Lucca Comics & Games del 2006) vuole raccontarci la storia di una passione intensa che trova riferimenti importanti anche nelle opere cinematografiche del regista riminese. Proprio Fellini nel 1991, nell'atto di donare a Vincenzo Mollica i tre volumi del Corriere dei Piccoli, fino ad allora gelosamente custoditi dirà: “Se guardi bene in queste pagine troverai tutta la mia arte, tutto il mio cinema”. Le incursioni di Fellini nel mondo del fumetto sono molteplici, e segnano inequivocabilmente il suo immaginario e la sua creatività. Se si va ad indagare le più intime suggestioni del regista non si può non fare riferimento al fumetto, ai suoi svariati registri e alle sue mutevoli declinazioni. Come un'impronta indelebile, lo straordinario universo dei “cartoons” ha percorso, talvolta sottotraccia, talvolta esplicitando con forza la propria colorata presenza, la poetica felliniana, contaminandola con la magia del suo linguaggio. Una sorta di medicina adatta a irrobustire l'immaginazione e la fantasia di tanti bambini, in una società dominata dalle regole opprimenti degli adulti.

 

Domenica 6 dicembre, ore 17: “Costruzioni dell'inconscio e oggetti della memoria: l'architettura e il design nel cinema di Fellini”, dialogo tra Vincenzo Trione e Fabio Novembre

L'ultimo incontro del 2015, dal titolo "Costruzioni dell'inconscio e oggetti della memoria" sarà invece incentrato sul rapporto tra il cinema di Fellini, l'architettura e il design. Quali sono le assonanze tra il lavoro dell'architetto, del designer e il lavoro del regista? A ben vedere si può scorgere in molti aspetti del loro modo di interpretare la realtà una comunione d'intenti e uno stesso modo di operare. Entrambi intraprendono un'attività che è individuale e collettiva insieme, entrambi sviluppano idee, intuizioni, suggestioni programmando, pianificando elaborando. Ma esistono affinità ancora più segrete che collegano queste arti al cinema di Fellini?

Esistono nel corpo filmico del Maestro riminese costruzioni e oggetti che sono allo stesso tempo espressioni concrete e reali di queste arti visive e rappresentazioni creative dell'inconscio e della memoria? Da qui partirà la conversazione tra Fabio Novembre, architetto di fama internazionale, e Vincenzo Trione, giornalista, docente universitario, recente curatore del Padiglione Italia della 56^ Biennale di Venezia - arti visive.

 

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:57