Si tratta di un cartellone di 6 serate che coinvolge musicisti di fama nazionale e internazionale che arrivano da estrazioni musicali eterogenee per un’offerta musicale di jazz contaminato estremamente attuale, interessante e di altissima qualità presentata nell’unico Jazz Club presente sul territorio.
Il primo concerto, venerdì 23 ottobre, vedrà protagonista Eloisa Atti, poliedrica cantante, compositrice e polistrumentista che, con il suo sestetto composto da straordinari musicisti, presenterà un romantico e coinvolgente omaggio alla grandissima Billie Holiday, un progetto tra l’altro osannato dalla critica italiana.
Si prosegue venerdì 13 novembre con Stefano De Bonis, pianista e compositore dal talento e maestria strepitosi, che presenterà il suo nuovo trio, facendo vibrare di emozioni il pianoforte a coda del Club.
L’11 dicembre sarà la volta di un ospite molto speciale, un flautista, bandoneonista, compositore, viaggiatore solitario di fama internazionale: Carlo Maver con il suo Trio Destructurado.
Il 2016, venerdì 15 gennaio, si aprirà con un quartetto di musicisti eccellenti del nostro territorio, capitanati dal pianista e compositore Gian Marco Gualandi. Verrà presentato il progetto “The Ellingtonians”, un irresistibile omaggio a uno dei più grandi compositori americani di tutti i tempi, Duke Ellington.
Venerdì 12 febbraio sarà invece protagonista un’artista considerata una delle punte di diamante tra le cantanti autrici italiane: Patrizia Laquidara, accompagnata al pianoforte da Alfonso Santimone in un elogio al desiderio femminile nelle sue molteplici forme, passando dalla sensualità al gioco, dal mistero al rito, dalla delicatezza al dramma con la naturalezza che le è propria. Nel pomeriggio, prima del concerto, i due musicisti terranno un seminario di canto e musica popolare rivolto ad artisti, cantanti e appassionati di musica.
La rassegna si conclude venerdì 25 marzo con un felice incontro, quello con la realtà Urbino Jazz Club, Associazione che opera meravigliosamente sul territorio marchigiano ideando e organizzando eventi legati alla diffusione della buona cultura della musica dal vivo, in perfetta sintonia con JAR. In concerto un quartetto molto affascinante dal nome Locomarket, composto da Denis Fattori alla tromba, Carmine Ioana alla fisarmonica, Jacopo Mezzanotti alla chitarra e Alex Gorbi al contrabbasso. La serata continuerà con una jam session alla quale tutti i musicisti presenti potranno prender parte.
I collage sui quali sono state realizzate le grafiche degli eventi sono dell’artista Marco Neri, che ha desiderato sostenere il progetto Belleville Jazz Club attraverso alcuni suoi lavori e che JAR desidera ringraziare di cuore.

JAR è un contenitore di idee e progetti musicali nato nel 2011 ad opera di un collettivo di musicisti, suonatori e appassionati di jazz riminesi. L’idea iniziale è stata quella di creare movimento intorno ad un genere musicale troppo spesso considerato “di nicchia” o “per addetti al settore”, tentando di esaltarne l’immensa espressività ed indole multiforme per coinvolgere un pubblico quanto più esteso ed eterogeneo.
Ad oggi sono stati realizzati una serie di percorsi che hanno visto l’alternarsi di moltissimi musicisti del territorio, e non solo, (da giovani talenti, ottimi strumentisti ed autori a grandissimi artisti di fama internazionale come Bruno Tommaso, Simone Zanchini, Stefano Bedetti, Dado Moroni, Max Ionata, Giancarlo Bianchetti, Quintorigo, Stefano De Bonis, Marco Tamburini, John De Leo, Ares Tavolazzi, Carmine Ioanna e molti altri) in spazi differenti, da locali più frequentati e conosciuti, a Teatri (nel 2014 ha dato vita al format “Petrella Jazz Club”, sezione inserita nella stagione del Teatro di Longiano), a luoghi meno sfruttati, sperimentando spesso nuove collaborazioni, combinazioni musicali e sviluppando nel tempo progetti didattici per il coinvolgimento non solo del pubblico ma anche attivamente dei musicisti. Per questo dal 2011 a oggi, parallelamente ai concerti, è maturata una particolare attenzione per l’organizzazione di seminari e masterclass, nonché di numerose situazioni di jam session, attività che hanno riscontrato grande entusiasmo e partecipazione. Quando si pensa al jazz, è facile pensare all'atmosfera e al calore umano dei jazz club di un tempo, quando la libertà di espressione e sperimentazione veniva vissuta e condivisa intensamente, quando l'istinto e l'amore per la musica
prevalevano, lasciando segni indelebili. Si tratta di una forma d’arte che negli anni si è arricchita attraverso la fusione di diverse culture, trascendendo differenze sociali e che oggi parla molte lingue. Un mezzo di comunicazione che appartiene al mondo e uno strumento formidabile di dialogo interculturale, di unificazione e di coesistenza pacifica.
JAR desidera continuare a diffondere questo grande patrimonio, lavorando dal basso, in modo capillare, per sviluppare una rete che possa contribuire inoltre a incrementare occasioni lavorative per musicisti e
promotori.