Piano particolareggiato di iniziativa privata denominato ‘ex Corial’

Archiviato il procedimento nei confronti del sindaco Andrea Gnassi
Data di pubblicazione

Con provvedimento del 6 novembre 2015, il Giudice per le Indagini Preliminari, Dott. Fiorella Casadei, ha disposto l’archiviazione del procedimento nei confronti del sindaco Andrea Gnassi, avanzato dalla società BARBARA srl a seguito della non approvazione del Piano particolareggiato di iniziativa privata denominato ‘ex Corial’.
Come si ricorderà, la citata società aveva presentato nella precedente legislatura un piano particolareggiato che prevedeva la realizzazione di 32.625 metri quadri di commercio all’ingrosso e 3.375 di commercio al
dettaglio. Il piano particolareggiato, dopo una laboriosa attività istruttoria, è approdato all'esame della giunta nel 2013 periodo nel quale si stava predisponendo l'approvazione della cd "variante taglia indici".
Approvata dal Consiglio comunale la variante il Piano Particolareggiato non risultava conforme. Si ricorderà infatti che nel 2013 l’Amministrazione comunale assunse e approvò la variante ‘a tutela dell'intero territorio’ e che riguardava pertanto anche gli altri piani urbanistici di iniziativa privata. Contro questa decisione, la società BARBARA ricorse al TAR, vedendo respinto il suo ricorso, e quindi alla Giustizia penale accusando di abuso d'ufficio e omissione d'atti d'ufficio il Sindaco.
Il GIP, Dott. Fiorella Casadei, cogliendo la proposta del Pubblico Ministero, nelle sue motivazioni ha messo in evidenza come ‘..la circostanza, riguardante il fatto che non solo il piano particolareggiato della società BARBARA srl non veniva approvato, rispondeva al preminente interesse di ridurre il carico urbanistico e di consumo del territorio provocato da una eccessiva edificazione’. Il ‘preminente interesse pubblico, secondo il Pubblico Ministero, esclude il dolo specifico mentre ‘la bocciatura di fatto di tutti i piani non ancora approvati, rende ancor più palese la sussistenza di finalità di pubblico interesse’.

Il commento del sindaco Andrea Gnassi:
“Ripeto quello che ho detto un anno fa all’indomani della prima positiva sentenza del TAR. Queste decisioni della Giustizia non sono solo ottime notizie per l’amministrazione comunale ma soprattutto rafforzano, quella
stagione nuova che quattro anni fa avevamo aperto a favore della comunità riminese. Con la variante ‘anti cemento’, nel 2013, abbiamo deciso di dare sostanza al rispetto (che non poteva rimanere confinato all’evocazione) di un impegno programmatico preso con i cittadini di Rimini: stop al consumo del territorio. E questo non per un capriccio personale ma leggendo le situazioni e il contesto in atto che costringe a
cambiare rapidamente il modello di sviluppo e che non può più essere fondato sul mattone e sulla rendita.
Vale la pena però, ricordare cosa accadde in consiglio comunale quando portammo il provvedimento ‘taglia indici’ che, col senno di poi, potremmo ridenominare ‘salva Rimini da ulteriore consumo del suolo’.
Attacchi polemici, ‘augurio unitario’ da parte dei soggetti proponenti i piani, centrodestra e Movimento 5 Stelle affinché i ricorsi al provvedimento avessero esito positivo, intimidazioni legali, inviti a farsi l’assicurazione personale ‘perché pagherete caramente i danni’, pressioni diffuse di chi continuava a giustificare il cemento rinfacciando altrimenti i problemi occupazionali. Con l’apoteosi della ‘fuga nei corridoi’ al momento del voto da parte dei consiglieri 5 Stelle, all’epoca schiacciati completamente sulla rendita fondiaria e immobiliare; gli stessi consiglieri a 5 stelle che oggi, con una ‘conversione a U’ imbarazzante per povertà tecnica e strumentalità, li trovi ‘a difendere il territorio’ in relazione al PSC. Gli Attila pro-cemento (fuggiaschi) di ieri si travestono, maldestramente, da bucolici adesso. La ‘coerenza nell’incoerenza’ dei vertici dei 5 Stelle che tradisce prima di tutto i loro elettori. Ad oggi invece è evidente a tutti che grazie ai dirigenti grillini riminesi sì che avremmo avuto davvero i 'cento campi da calcio di cemento in più' che ora paventano. Domani con il Psc a sviluppo zero, il
Rue e il Poc ci saranno interventi e alloggi solo da frazionamenti, riuso e riqualificazione di ambiti già urbanizzati. E' inutile lanciarsi in mistificazioni, allarmi e profetizzare sciagure, perché la verità sul cemento prima o poi - come dimostra la sentenza di oggi - viene fuori.
Infine mi si consenta un ringraziamento: questo nuovo fatto positivo per la comunità riminese va condiviso con i consiglieri che espressero con convinzione il loto voto; e va diviso con i tecnici e collaboratori dell’amministrazione comunale che, con le loro competenze, hanno permesso agli amministratori di esercitare il proprio ruolo. Che non è quello di passivi spettatori o di semplici notai del passato”.

I dati personali pubblicati sono riutilizzabili solo alle condizioni previste dalla direttiva comunitaria 2003/98/CE e dal d.lgs. 36/2006

Comune di Rimini
Piazza Cavour 27 - 47921 Rimini
Tel. +39 0541 704111
PEC protocollo.generale@pec.comune.rimini.it 
P.iva 00304260409

URP - UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - FRONT OFFICE
Piazza Cavour 29 - 47921 Rimini
Tel. +39 0541 704704
Email: urp@comune.rimini.it

 

Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:56