“è per te”: oggi pomeriggio a Rimini il corteo contro la violenza sulle donne

Tantissime le persone che oggi pomeriggio hanno voluto partecipare a ”è per te”, la camminata cittadina organizzata per il quarto anno consecutivo dal Comune di Rimini e dall'Associazione Rompi il Silenzio, con la collaborazione dell'Associazione La Pedivella, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza alle donne giunta alla quarta edizione.
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Partito da Piazza Cavour il corteo, al ritmo dei tamburi e accompagnato dalla pizzica, ha attraversato il centro della città toccando tutti i luoghi simbolici come l'arco d'Augusto, il ponte di Tiberio, piazza Tre Martiri, l'anfiteatro romano e l'anello delle nuove piazze. La conclusione in piazza Cavour, dove ha preso parola la vicesindaco Gloria Lisi, che ha ringraziato le donne e gli uomini che hanno voluto essere presenti oggi, le forze dell’ordine e tutti coloro che hanno contribuito a rendere speciale e allegra questa giornata, alla quale hanno aderito i comuni di tutta la Provincia. Il vicesindaco ha poi letto la lettera inviata dal presidente della Camera Laura Boldrini, dando poi parola alla presidente dell’Associazione Rompi il silenzio Paola Gualano, che ha richiamato l'importanza dell'istituzione dell'osservatorio di genere, che ancora manca in Italia e il tema, fondamentale, dell’educazione al rispetto. "Si ragiona ancora troppo per stereotipi - ha detto - l'educazione è il punto di partenza. Una educazione non alla differenza, ma, appunto, al rispetto. Cultura ed educazione devono diventare le parole d'ordine se vogliamo davvero promuovere il cambiamento. Oggi urliamo ancora una volta un no forte alla violenza, ad ogni forma di violenza".

Un evento quindi dal grande impatto emotivo, una compartecipazione civile per contribuire ad arrestare la scia di violenza e di sangue che continua a perseguitare ancora oggi tante, troppe donne. Più di 500, solo da gennaio a ottobre 2015, gli accessi registrati nei diversi servizi e negli sportelli dedicati presenti nella provincia di Rimini. Il 70% di chi compie violenza è un famigliare della vittima.
“Una risposta importante, partecipata e vissuta – commenta il Vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini, Gloria Lisi – che la comunità riminese ha ancora una volta voluto dare, rispondendo all'appello delle istituzioni e delle associazioni impegnate a difesa delle donne. Una forma di violenza antica, inaccettabile, che mette in discussione la libertà e quindi la vita stessa. Oggi è stata una bella giornata, ma l'impegno deve continuare nella quotidianità delle nostre vite, perché sempre più spesso è nell’apparente normalità che si compie il maggior numero di violenze. Sono trend che diminuiscono leggermente, ma rimangono sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno. Un dato positivo è invece che le donne cominciano a prendere consapevolezza del fatto che è necessario venire allo scoperto, parlare, farsi assistere, denunciare. Questo è anche il frutto del lavoro e dell'impegno dei tanti volontari e professionisti, dal sociale al sanitario, dal legale alle forze dell'ordine, che in questi anni hanno lavorato intensamente per creare una rete, un coordinamento per non far sentire sole e seguire chi, ancora oggi, è costretta a subire questi tipi di violenza.
Un segnale di speranza che ci rinforza nel percorso intrapreso e che, a vedere la giornata di oggi, è condiviso da sempre più cittadini”.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:56