“Ho già rappresentato alla massima dirigenza, locale e nazionale di Hera la crescente e spesso insostenibile difficoltà di gestione, per gli impatti sulla viabilità cittadina e territoriale, legata ad esempio al cantiere in corso lungo la via Emilia a Santa Giustina. L’impatto sul sistema stradale è sempre più pesante, soprattutto in questa fase che vede l’avvio da parte di Autostrade per l’Italia di un concomitante intervento di manutenzione straordinaria presso il casello di Rimini Sud. Ben vengono i cantieri per la soluzione di problemi storici pretesi e oggi in realizzazione . Ma, nello specifico, quello di Hera è un lavoro che avrebbe una durata prevista ancora di 5 settimane, durante le quali i disagi giornalieri per la circolazione dei veicoli sarebbero oggettivamente di complessa, se non impossibile, conduzione. Quello che chiederò ai tecnici della società quotata in Borsa, e che ha grandi competenze e qualità, è di tenere nella massima considerazione le esigenze delle persone, che vivono, lavorano, si spostano . Non può essere che per un intervento anche giusto e necessario, si possano bloccare vita e lavoro di donne e uomini. Con l’effetto collaterale che, poi, sono Comuni, sindaci, assessori, dirigenti comunali o provinciali a dover rispondere ‘per conto terzi’ alle legittime proteste dei cittadini.
Visto che lavori, competenze, responsabilità di comunicazione e organizzazione sono di altri, il Comune di Rimini pretende che venga approntato immediatamente un piano di emergenza per superare da subito i disagi del loro intervento in corso sulla via Emilia: quindi incrementare il numero degli addetti che vi operano, lavorare su più turni e anche nelle ore notturne, sino all’ipotesi di sospendere il cantiere durante l’estate per riprenderlo più avanti. La mia è una richiesta ufficiale che deve avere una risposta ufficiale perché sinceramente non possiamo trovarci più nella situazione di questi giorni in cui un intervento seppur necessario perché legato all’indispensabile intervento di rifacimento del sistema idrico e fognario, opera voluta e strategica per Rimini, per la sua discutibile organizzazione possa creare nell’immediato disagi superiori ai benefici. Bisogna che anche moloch irraggiungibili, quotati in borsa, coordinatori della viabilità nazionale, planino sulla terra e considerino come meritano le esigenze di vita dei cittadini”.