Scuola: nessun aumento tariffario per i servizi educativi e scolastici

Confermata la clausola qualitativa. Il vice sindaco Lisi: ‘Il Comune contribuisce per il 50 per cento alla retta perché considera prioritario l’investimento su scuola e educazione’
Data di pubblicazione

Sono stati approvati questa mattina dalla V commissione consiliare del Comune di Rimini le nuove tariffe dei servizi educativi e scolastici. Nessun aumento previsto per il 2016: l'importo delle tariffe è rimasto il medesimo dell’anno in corso con una tariffa media mensile di 200 euro, e una minima ammontante a 50 euro. È bene ricordare come la frequenza ai servizi per l'Infanzia Comunali (Nidi d'Infanzia, scuole per l'infanzia comunali) comporti per tutti gli utenti un beneficio in termini di agevolazione economica sul costo complessivo, a carico del Comune di Rimini. Se infatti il costo mensile per ogni utente del servizio si aggira sui mille euro, il Comune di Rimini e dunque la collettività riminese contribuisce con una somma che supera il 50 per cento del totale. Questo con l’evidente obiettivo di fare dell’educazione e della scolarità un investimento di cui a trarre i benefici è la comunità intera. Per questa ragione inerente il rispetto del bene comune, ciascun nuovo iscritto è tenuto, al fine della conferma dell’iscrizione, a produrre comunque il calcolo dell’ISEE e a comunicarlo al Comune entro il termine assegnato, anche se ininfluente ai fini della determinazione della tariffa. E anche per questo sono confermate le verifiche di congruità fiscale sulle dichiarazioni presentate per indirizzare le risorse della collettività dove e a chi veramente ne ha bisogno.

Viene riproposta nel 2016 anche la clausola “qualitativa” che prevede, in caso di un abbassamento rispetto al livello medio di qualità del servizio, l'applicazione di una riduzione di rette pari al 10%, fino al momento del raggiungimento dello standard. Sono inseriti in questa casistica lavori o altre cause imputabili all’Ente per un periodo di tempo prolungato, in una struttura dei servizi comunali per l’Infanzia. La tariffa è intesa come compartecipazione delle famiglie ai costi dei servizi educativi e didattici di cui la refezione scolastica costituisce prestazione accessoria e facoltativa.

La scelta forte dell'Amministrazione – è il commento di Gloria Lisi, Vicesindaco con delega ai servizi educativi del Comune di Rimini – è stata quella di mantenere fermo il costo per le tariffe dei servizi educativi e scolastici, in un contesto che vede i costi sostanzialmente immutati da almeno 5 anni. Per mantenere queste tariffe più lievi per le famiglie, il Comune di Rimini partecipa, per ogni bambino, a più del 50% della retta. Educazione e scuola sono due investimenti prioritari che la comunità con orgoglio fa su se stessa. È da sottolineare come con i nuovi criteri, legati anche all'utilizzo del nuovo Isee, siano favorite le famiglie numerose e quelle con situazione di disabilità. Il concetto di base da noi proposto rimane inalterato, nessun aumento delle tariffe e facilitazioni per le famiglie più in difficoltà”.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:56