Approvato il Piano triennale di Prevenzione della corruzione 2016-2018 e il Programma triennale per la Trasparenza e l’integrità anni 2016-2018

La Giunta Comunale di Rimini ha approvato il Piano triennale di Prevenzione della corruzione 2016-2018 e il Programma triennale per la Trasparenza e l’integrità anni 2016-2018.
Data di pubblicazione

Il piano triennale di prevenzione della corruzione viene predisposto ai sensi del comma 8 dell’art. 1 della Legge 190/2012 e sulla base del Piano Nazionale Anticorruzione approvato da Anac con propria delibera n. 72 del 11/09/2013. Elaborato dal Responsabile anticorruzione dell’Ente (nel caso del Comune di Rimini, il Segretario Generale, Dottoressa Laura Chiodarelli) con la collaborazione e il coinvolgimento dell’intera struttura organizzativa, così come dei contributi, osservazioni e proposte di cittadini e associazioni, prende in esame il complesso dell’attività gestita dal Comune di Rimini ed evidenzia le azioni e le misure di prevenzione e contrasto dell’illegalità che sono già in atto o che ci si impegna ad attuare.

“La corruzione e i comportamenti illeciti nell’ambito della Pubblica Amministrazione causano danni devastanti e irrimediabili non solo al rapporto fiduciario tra cittadino e istituzione ma alla stessa economia nazionale e territoriale”, è il commento del’Amministrazione comunale di Rimini. E’ di pochi giorni fa la pubblicazione di un’inchiesta giornalistica in cui esperti del settore quantificano in diverse decine di miliardi di euro all’anno il ‘costo’ della corruzione in Italia, a cui si devono aggiungere i nefasti e distorcenti effetti sul sistema complessivo.

I due Piani trovano connessione e reciproco alimento dalla considerazione che i comportamenti illeciti nella pubblica amministrazione si contrastano prima di tutto rendendo trasparenti e disponibili tutti i processi amministrativi e di verifica e controllo. E’ dimostrato che una cittadinanza più consapevole e attiva sia l’argine più solido contro quei comportamenti. Il Piano di Prevenzione della corruzione prevede una serie di azioni che devono essere mese in atto dalle strutture organizzative dell’Ente, sia a livello trasversale che dai singoli uffici. Per tale ragione sono state distinte in contromisure centralizzate e decentrate, raccolte in appositi elenchi, quali deterrente per una serie di rischi, indicati qui sotto anch’essi in uno specifico registro.

 

  1. Negligenza od omissione nella verifica dei presupposti e requisiti per l’adozione di atti o provvedimenti;
  2. Inosservanza di regole procedurali a garanzia della trasparenza e imparzialità della selezione al fine di favorire soggetti particolari;
  3. Motivazione generica e tautologica in ordine alla sussistenza dei presupposti di legge per l’adozione di scelte discrezionali;
  4. Uso distorto e manipolato della discrezionalità, anche con riferimento a scelta di tipologie procedimentali al fine di condizionare o favorire determinati risultati;
  5. Irregolare o inadeguata composizione di commissioni di gara, concorso, ecc.;
  6. Previsione di requisiti “personalizzati” allo scopo di favorire candidati o soggetti particolari nonché previsione di clausole contrattuali atte a favorire o disincentivare;
  7. Illegittima gestione dei dati in possesso dell’amministrazione – cessione indebita ai privati – violazione segreto d’ufficio;
  8. Omissione dei controlli di merito o a campione;
  9. Abuso di procedimenti proroga – rinnovo – revoca – variante;
  10. Quantificazione dolosamente errata degli oneri economici o prestazionali a carico dei privati;
  11. Quantificazione dolosamente errata delle somme dovute dall’Amministrazione;
  12.  Alterazione e manipolazione di dati, informazioni e documenti;
  13. Mancata e ingiustificata applicazione di multe o penalità;
  14.  Mancata segnalazione accordi collusivi;
  15. Carente, intempestiva e incompleta programmazione delle procedure di approvvigionamento di beni, servizi e lavori;
  16.  Erronea ed insufficiente stima dei valori dei contratti;
  17. Utilizzo fraudolento e illecito di beni comunali.

 

Le misure a contrasto di tali rischi sono le seguenti

 

CONTROMISURE DECENTRATE

 

1

Dichiarazione di inesistenza cause di incompatibilità per la partecipazione a commissioni di gara per l’affidamento di lavori, forniture e servizi e a commissioni di concorso pubblico

2

Predisposizione e applicazione di linee guida operative, protocolli comportamentali e adozione di procedure standardizzate

3

Adozione misure di adeguata pubblicizzazione della possibilità di accesso alle opportunità pubbliche e dei relativi criteri di scelta

4

Attuazione Piano della Trasparenza

5

Adozione di forme aggiuntive di pubblicazione delle principali informazioni in materia di appalti di lavoro, servizi e forniture

6

Misure di verifica del rispetto dell’obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi

7

Predisporre atti adeguatamente motivati e di chiara, puntuale e sintetica formulazione

8

Monitoraggio e controllo dei tempi dei procedimenti su istanza di parte e del rispetto del criterio cronologico

9

Rendere pubbliche le informazioni sui costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche e/o dei servizi erogati

10

Adozione di adeguati criteri di scelta del contraente negli affidamenti di lavori, servizi, forniture, privilegiando il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa

11

Predisposizione e applicazione di programmi e protocolli delle attività di controllo in relazione a:

  1. esecuzione contratti;
  2. attività soggette ad autorizzazioni e verifiche;
  3. dichiarazioni e autocertificazioni
  4. in generale, tutte le attività di controllo di competenza dei diversi settori dell’Ente

12

Predisposizione di convenzioni tipo e disciplinari per l’attivazione di interventi urbanistico/edilizi e opere a carico di privati

13

Determinazione in via generale dei criteri per la determinazione dei vantaggi di natura edilizia/urbanistica a favore di privati

14

Ampliamento dei livelli di pubblicità e trasparenza attraverso strumenti di partecipazione preventiva

15

Misure di regolazione dei rapporti con soggetti esterni e con i rappresentanti di interessi

CONTROMISURE CENTRALIZZATE

 

1

Rendere pubblici tutti i contributi erogati con identificazione del beneficiario, nel rispetto delle regole della tutela della riservatezza

2

Applicazione del piano della rotazione del personale addetto alle aree soggette a maggior rischio di corruzione – Piano della Rotazione

3

Applicazione del Codice di Comportamento di Ente e misure di diffusione e implementazione e controllo

4

Adozione di misure per l’attuazione delle disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi

5

Adozione di attività formative per il personale con attenzione prioritaria per coloro che operano nelle aree maggiormente a rischio

6

Sviluppare un sistema informatico che non consenta modifiche non giustificate in materia di procedimenti e provvedimenti dirigenziali

7

Adeguamento norme regolamentari con introduzione di misure a tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti

8

Controllo di regolarità e monitoraggio sul rispetto dei regolamenti e procedure

9

Rendere pubblici tutti gli incarichi conferiti internamente o esternamente affidati dall’Ente

10

Pubblicazione di tutte le Determinazioni Dirigenziali

11

Programmazione approvvigionamento lavori, beni e servizi

 

 

Il Piano prevede una intensa attività formativa e informativa interna e esterna, anche rivolta agli istituti scolastici comunali.

Nei prossimi giorni il Piano completo, compresa la specificazione delle singole misure da applicare al complesso delle attività del Comune, sarà disponibile on line all’indirizzo

http://www.comune.rimini.it/trasparenza-e-servizi/trasparenza/amministrazione-trasparente/altri-contenuti/anticorruzione

insieme all’allegato programma triennale per la trasparenza e la legalità.

I cittadini possono avanzare in qualsiasi momento proposte per il miglioramento dei documenti.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:55