Per questo va raccolto con attenzione massima l’SOS riguardante il futuro prossimo del settore giovanile della principale squadra calcistica riminese, oggi in condizioni gravi e precarie, tanto che anche la stagione in corso potrebbe- a detta degli stessi protagonisti- interrompersi bruscamente e a brevissimo. Un rischio palesato ieri pubblicamente dal responsabile del settore giovanile Valter Sapucci, che ha paventato la possibilità concreta di dover sospendere l’attività già nelle prossime settimane. Parole che non mi hanno colto di sorpresa, perché arrivate dopo una serie di colloqui personali che avevo avuto nei giorni precedenti con alcuni genitori di giovani tesserati biancorossi, come ovvio preoccupati per una situazione arrivata pericolosamente vicino ad un punto di non ritorno.
Da quattro anni a questa parte l’Amministrazione Comunale ha seguito il susseguirsi delle gestioni societarie della Rimini Calcio, vestendo più volte le parti da ‘ponte’ quando si è trattato di avvicinare parti lontane e appianare situazioni di conflitto. Lo abbiamo fatto perché sappiamo che il Rimini è un simbolo a cui la città è legato – anche se permane evidentemente la storica distanza del tessuto economico locale – ma soprattutto per per perseguire un obiettivo che per un’Istituzione deve essere prioritario: mantenere l’attività del settore giovanile e quindi consentire a centinaia di ragazzi del nostro territorio di poter continuare a giocare a pallone indossando la maglia a scacchi. Ciò motiva anche la decisione di rifare l’impianto di gioco al Neri: consentire di avere spazi per l’allenamento a ogni ciclo di formazione, dalla prima squadra alle giovanili appunto.
Questa è sempre stata la nostra priorità e continuerà ad esserlo: non sto a dilungarmi sul valore dello sport per i più giovani, sulle opportunità di crescita e di sviluppo fisico e caratteriale che offre, sul ruolo dello sport per l’integrazione e come collante sociale, aspetto questo storicamente sottovalutato. Da questo punto di vista è preziosa l’attività delle scuole calcio ben condotte dalle società di quartiere. Per questi motivi l’Amministrazione comunale ribadisce la completa disponibilità a farsi nuovamente promotore di tutte quelle azioni per impedire che s’interrompa l’attività del settore giovanile del Rimini e si possa concludere la stagione in corso per poi ragionare sulle possibili prospettive future. Garantire la continuità è infatti indispensabile anche per poter sperare di avere delle basi per gli anni che verranno: non si deve dimenticare infatti che, secondo quanto previsto dal regolamento comunale, il mancato pagamento della retta degli impianti sportivi attualmente utilizzati comporta la perdita della prelazione per l’uso del campo e quindi l’impossibilità di fare una seria programmazione. Già in un paio di occasioni negli ultimi quattro anni l’Amministrazione è intervenuta affinché ciò non avvenisse. Disponibilità che ribadiamo oggi, per impedire che almeno i più giovani vengano risparmiati dalla tormenta in corso”.