Ecosistema urbano: Rimini al 32esimo posto, nel 2009 era 50esima. Dichiarazione dell’assessore all’Ambiente Anna Montini:

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Una situazione sostanzialmente in linea con quella fotografata dodici mesi fa e che conferma la tendenza di una Rimini più sostenibile non più fanalino di coda in Regione. Sono questi alcuni degli spunti che emergono dalla 23esima edizione di ecosistema urbano, l’indagine annuale condotta da Legambiente e Ambiente Italia che prende in esame 17 parametri divisi nelle macroaree aria, acqua, rifiuti, energie rinnovabili e mobilità pubblicata oggi sul Sole 24 ore.  

Nella classifica 2016 – che prende in esame per quasi tutte le voci dati riferiti al 2015 – Rimini si colloca in 32esima posizione, salendo un gradino rispetto all’anno passato. “Mi piace però evidenziare il miglioramento sul lungo periodo – sottolinea l’assessore all’Ambiente Anna Montini – Nel 2009 infatti Rimini era in 50esima posizione in Italia e soprattutto era l’ultimo capoluogo in Regione. Oggi invece ci confermiamo nella metà alta della classifica delle province italiane per gli aspetti legati alla qualità dell’ambiente e, guardando le altre realtà dell’Emilia Romagna, siamo dietro a Parma, Ravenna e Ferrara, ma davanti a Piacenza, Reggio Emilia, Forlì, Bologna e Modena. Le posizioni non hanno importanza in sé; ciò che ha valore invece è il consolidarsi di Rimini come una realtà che ha colto l’importanza delle politiche di sostenibilità ambientale e prova a migliorarsi di anno in anno.

Uno dei principali banchi di prova per una città come la nostra, ad alta vocazione turistica, è quello dei rifiuti, settore nel quale si registra un sensibile miglioramento degli indicatori monitorati. Anche in questo caso bisogna leggere attentamente i numeri: per quanto riguarda la quantità di rifiuti urbani generati pro-capite, benché Rimini resta tra le più ‘alte’, al 100esimo posto su 104 capoluoghi italiani (nel 2015 era all’ultimo posto), e ciò è sostanzialmente dovuto all’elevato numero di presenze turistiche, se ne producono meno rispetto al passato: 745,7 kg per abitante, nell’ultima rilevazione, contro gli 857,7 Kg del 2010. Vi è inoltre una maggiore attenzione alla separazione dei rifiuti per tipologia, su cui la raccolta differenziata si attesta al 61,2% (26 esima posizione nazionale, al quarto posto in regione dopo Parma, Forlì, Modena), mentre nel 2010 la quota di differenziata era al 50%. Questa è la strada maestra su cui  continuare a impegnarsi e compito di noi amministratori del territorio è rendere più consapevoli i cittadini dell’importanza di differenziare i rifiuti per tipologia e far sì che ci siano le condizioni affinchè questa buona pratica sia sempre più agevole e conveniente”.

“Altro tema critico, su cui stiamo lavorando per migliorare la situazione, è quello dello smog: resta ancora alto il valore di Pm10 (75° posizione, al pari di Piacenza, con un valore medio annuo di 33,5 mg/mc), ma cala il numero di giorni di superamento dell’inquinamento da ozono, da 64 dell’anno scorso, a 40 di quest’anno (da 86esima a 45esima posizione). Occorre quindi accelerare sulla mobilità sostenibile, tema su cui si è investito nel precedente mandato e su cui continueremo a investire, aumentando ad esempio la rete ciclabile: su questo parametro Rimini si conferma in 20esima posizione, con 14.31 metri equivalenti di pista ciclabile ogni 100 abitanti (nel 2015 erano 13.53), dato destinato a migliorare ulteriormente già l’anno prossimo grazie agli interventi portati a termine negli ultimi mesi (ad esempio la ciclabile sulla via Marecchiese)”. 

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:52