E’ inaccettabile il clima molto più che elettrico, purtroppo aggressivo e violento, del Consiglio comunale di ieri sera dedicato in apertura alla riorganizzazione sanitaria e ospedaliera di area vasta. Seduta interrotta diverse volte, insulti urlati più volte nei confronti del direttore generale Marcello Tonini, del sottoscritto e di alcuni consiglieri; persone allontanate dall’aula perché urlando e minacciando si avvicinavano ai relatori. E questo nonostante venissero confermati e rafforzati in una sede istituzionale gli impegni a favore del reparto di Senologia di Santarcangelo. Ma di questo accennerò nel post scriptum.
E’ inconcepibile strumentalizzare argomenti come questo. E’ inconcepibile creare un clima di tensione simile con parole e atteggiamenti offensivi e non accettabili nei confronti dell’Azienda Sanitaria, della regione, del Direttore Generale, di buona parte del Consiglio Comunale che tra l’altro propone, nei fatti e con i fatti, la difesa della Senologia di Santarcangelo. Io non ci sto a questo condizionamento carico di violenza verbale; io non ci sto a essere letteralmente aggredito alla fine di una seduta di quasi sei ore da una signora che, con a fianco un’altra donna, rivolgeva frasi ingiuriose come ‘Siete disgustosi. Disprezzate la sofferenza per interessi politici. Fate cose disumane. Uccidete la sanità. Calpestate i pazienti’. Queste sono le ‘frasi pacate’ rivoltemi da questa signora con toni concitati a fine seduta. Non ci sto a questa strumentalizzazione e questo ho detto sia in aula durante il dibattito, sia a quella signora aggressiva che, insieme ad altri, aveva applaudito tutta la sera chi gridava e insultava tutti. E ho ribadito ciò che ho pronunciato con dolore durante il dibattito in aula:‘Davanti al cancro ognuno è paziente, ognuno ha un dolore, ognuno ha una ferita personale. Si possono avere idee diverse sulla riorganizzazione ma la salute non può essere esercizio di violenza e di strumentalizzazione”. E, se mi si permette, posso dire queste cose con cognizione di causa avendo avuto nella mia famiglia quasi tutte le persone a me care e entrambi i genitori portati via dal cancro.
Dico questo anche dopo aver letto il comunicato stampa inoltrato oggi dall’Associazione Punto Rosa. Sono riportate vere e proprie bugie sulle quali mi riservo di procedere a vie legali perché è del tutto falso che io abbia offeso o aggredito chicchessia; sono riportate frasi di intollerabile ingiuria e volgarità, come il disprezzo per la sofferenza ‘per ragioni politiche e disumane’. Aggiungo senza alcuna remora che la stessa nota è un pessimo esempio di quanti danni possa fare la strumentalizzazione politica se esercitata su temi tanto delicati. L’attacco al PD e a Patto Civico, guarda caso, puzza lontano un miglio di ‘interesse di parte’. Ma se così è allora il gruppo dirigente di Punto Rosa farebbe bene a esplicitarlo senza ricorrere a menzogne o a vere e proprie aggressioni come quella avvenute ieri sera in consiglio, e alimentate proprio da rappresentanti di quell’associazione. Un comunicato stampa pessimo per temi e argomentazioni politiche nel quale- pensa un po’- si tenta di gettare fango e di tirare nel fango anche una manifestazione come la camminata contro la violenza alle donne. No, non ci sto proprio”.
PS: è un paradosso che nel Post Scriptum debbano finire, a causa dell’inguaribile desiderio di ‘buttarla’ nella bagarre politica, i fatti. E i fatti sono questi. Non essendo stato possibile votare su un Ordine del Giorno causa il mancato accordo tra i capigruppo ho chiesto, e ottenuto, alla Direzione Generale,di prendere formalmente questi impegni sulla senologia di Santarcangelo (oltre ad altri della Sanità riminesi).
- Di salvaguardare il livello di eccellenza già raggiunto nell’area della Chirurgia senologica.
- Di mantenere il percorso di presa in carico delle pazienti al fine di mantenere e migliorare gli attuali indicatori di qualità
- Di salvaguardare il numero di interventi chirurgici le buone performance dei tempi di attesa
- Di mantenere la Breast Unit di Santarcangelo e quindi la perfetta integrazione tra tra tutte le funzioni quali prevenzione, diagnosi precoce, intervento, follow up.
- Di mantenere la certificazione EUSOMA, garanzia della valorizzazione professionale.
- Di mantenere in sede il chirurgo plastico
- Di mantenere un numero adeguato di posti letto
- Di predisporre gli assetti organizzativi e di governance dell’unità operativa di senologia tali da assicurare tutti i risultati sopra indicati fin qui conseguiti in termini di eccellenza delle prestazioni erogate.
Questi sono i fatti”.