Sono queste le istanze rappresentate oggi da una delegazione di sindaci dell’Anci che è stata ricevuta dal ministro dei beni e le attività culturali Dario Franceschini. I primi cittadini erano guidati dal delegato al turismo e sindaco di Rimini, Andrea Gnassi e dal segretario generale dell’Associazione, Veronica Nicotra. Con loro, il presidente di Anci Abruzzo Luciano Lapenna, il sindaco di Falconara marittima Goffredo Brandoni e il sindaco di Assisi Stefania Proietti.
L’allarme sulla profonda crisi del turismo era stato lanciato dal presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro, che con una lettera inviata proprio a Franceschini faceva un appello e avanzava proposte per individuare linee d’azione comuni tra ministero e Anci, finalizzate a scongiurare il rischio di una crisi del settore, in quei luoghi già pesantissima.
“A fronte di cali del 70% delle presenze, anche nelle aree contigue al sisma, è necessaria - afferma Gnassi alla fine dell’incontro - un’azione decisa di comunicazione. Dobbiamo individuare insieme ai sindaci interessati dei filoni tematici, pensiamo al turismo legato alla spiritualità, e raccogliere e coordinare tutti gli eventi ed iniziative. Poi ideare dei percorsi legati a flussi turistici specifici. Ci vuole uno sforzo corale che ponga il turismo al centro dell’iniziativa politica, perché è un pezzo di economia fondamentale. “Abbiamo inoltre condiviso con il ministro – spiega Gnassi – la necessità di dare vita a misure congiunte per supportare i territori in sofferenza. In particolare, abbiamo proposto di costituire una cabina di regia fra Mibact, Regioni e Anci per coordinare le azioni a favore del turismo, attivare un sistema di agevolazioni fiscali di medio-lungo periodo per la filiera turistica, definire un piano strategico per la valorizzazione delle aree, ponendo al centro il patrimonio culturale (con particolare attenzione a quello ‘minore’ e ai ‘borghi’) e le tipicità dei territori”.
“Insieme a possibili azioni di distribuzione dei prodotti locali su tutto il territorio nazionale e di spinta al crowdfunding e all’utilizzo dell’Art bonus – aggiunge Gnassi – abbiamo pensato anche di definire un programma di attività culturali da svolgersi nelle zone colpite: potrebbe essere interessante organizzare un circuito di residenze artistiche, anche di tipo formativo ed esperienziale, affidate a personalità eminenti e riconosciute, che portino sui territori giovani artisti, film-maker, intellettuali, scrittori”.
Da parte del ministro, conclude poi l’esponente dell’Anci, “è arrivato anche un accordo sull’istituzione del tavolo unico con le Regioni per la distribuzione delle risorse per spettacoli e cultura. Da parte nostra, abbiamo auspicato anche l’apertura di un tavolo tecnico discuta le misure e gli interventi chiesti dai Comuni, anche in vista della prossima legge di stabilità”.