Sono questi i dati relativi al mese di maggio 2017 che emergono dal lavoro dell’Ufficio di Statistica – prezzi del Comune di Rimini in pubblicazione sul sito dell’ente.
Nel mese di maggio sono ben cinque le divisioni di spesa che compongono il paniere Istat che registrano non hanno registrato variazioni congiunturali (mensili), mentre cinque sono le divisioni che hanno registrato una variazione congiunturale negativa. In particolare il maggior contributo è stato apportato dalla divisione “Trasporti” che registra un -1,7. Calano del -0,5% anche i “carburanti” e le “comunicazioni”, determinata da un -0,6% delle classi “apparecchi telefonici e telefax” (-1,1%) e servizi “telefonia e telefax” (-0,4%). A seguire un calo della divisione “ricreazione, spettacolo e cultura” (-0,2%) e della divisione “servizi ricettivi di ristorazione” (anch’esso del -0,2%).
Le uniche divisioni con segno inflattivo positivo sono state “abbigliamento e calzature” (+0,2%) e “prodotti alimentari, bevande analcoliche” (+0,1%). Da evidenziare come nel mese di maggio siano cresciuti i prezzi della “frutta” di un ben +5,1% compensati da un calo, seppur meno rilevante, delle “verdure” (-3,2%).
“Rimini viaggia costantemente intorno alla media nazionale - dichiara l’amministrazione comunale - registrando una crescita dopo le annate 2014 e 2015 quando si verificò anche in ambito locale un calo maggiore che faceva pensare a una deflazione, ‘pericolosa’ come e quanto una crescita fuori controllo dell’indice inflattivo”.
Tutti i dati sono pubblicati nella loro completezza sulla pagina istituzionale del Comune di Rimini http://www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/ufficio-statistica/prezzi-al-consumo/comunicati-stampa