A poco più di un mese dall'arrivo delle lettere di sollecito inviate dal Comune di Rimini alle famiglie che non pagano le rette o le mense scolastiche, sono già stati recuperati 80 mila euro. Un primo e importante passo al fine di recuperare l’insoluto complessivo per questi servizi che ammonta per le casse comunali a 800 mila euro di entrate in meno. Quest’attività di recupero, anche alla luce dei confortanti risultati a poche settimane dall’invio delle lettere di cortesia, continuerà nei prossimi mesi utilizzando tutti gli strumenti previsti dalla legge. Tutto ciò affiancato a una fitta attività di relazione per testare e fornire la migliore soluzione a tutte le situazioni familiari che si presentano.
Si tratta infatti di realtà famigliari e di casi non omologabili in categorie e che, a fronte di uno “zoccolo duro” di deliberata evasione presenta anche situazioni famigliari di oggettiva difficoltà su cui saranno valutate tutte le possibili forme di dilazione e sostegno. In questo caso, oltre le rateizzazioni, si stanno valutando altre forme di facilitazioni che vadano incontro ad una volontà oggettiva di pagamento. Da una parte pugno duro verso i “furbetti”, dall'altra massima disponibilità verso chi si attiva per il pagamento.
Un lavoro che non si ferma e che continuerà durante tutto l'anno, senza sosta. L'obiettivo non è solo far rientrare una buona parte di queste risorse ma anche di segnare un cambio di passo importante nel rapporto tra Amministrazione e cittadini nel nome dell’equità.
Risorse che andranno investite per interventi di riqualificazione delle scuole e sostenere nuovi progetti educativi e servizi welfare."