1917 I poeti che fecero la rivoluzione

Mercoledì 8 novembre 2017, ore 17.30 Museo della Città di Rimini "Luigi Tonini" (via L. Tonini, 1) Sala degli Arazzi
Data di pubblicazione

Davide Brullo presenta "1917 i poeti che fecero la rivoluzione. Achmatova, Blok, Cvetaeva, Gor'kij, Majakovskij, Mandel'stam, Pasternak e gli altri nel fuoco della storia" Interno4 Edizioni.

L'autore sarà intervistato dall'editore Massimo Roccaforte con letture dal libro a cura dell'attore Gianluca Reggiani.

Pietroburgo, novembre 1917. I bolscevichi guidati da Lenin prendono il Palazzo d’Inverno.

La Rivoluzione russa è una rivoluzione politica, ma anche ‘estetica’. La Rivoluzione politica è anticipata da una rivoluzione delle arti e dei generi letterari che comincia nel 1905 e si accende, con forza definitiva, dagli anni Dieci. Intorno agli accadimenti della Rivoluzione converge un numero eccezionale di poeti e scrittori, unico nella storia della letteratura occidentale. 

In forme diverse, tutti, da Aleksandr Blok – che nel 1917 è segretario del Comitato che deve giudicare i funzionari zaristi – a Vladimir Majakovskij, il ‘megafono’ della nuova Russia – e il più estremo avanguardista – da Boris Pasternak a Valerij Brjusov, che con nonchalance passa dalle convinzioni ‘di destra’ alla fede comunista – con tanto di onorificenze di Stato – da Sergej Esenin, antesignano delle rockstar, a Vladislav Chodasevic, Andrej Belyj, Velemir Chlebnikov e Nikolaj Tichonov, vivono e si appassionano alla Rivoluzione. 

Queste personalità eccezionali, a cui dobbiamo aggiungere, tra i tanti, i nomi di Anna Achmatova, Marina Cvetaeva, Nikolaj Gumilëv, Osip Mandel’stam, pubblicano tra il 1915 e il 1922 alcune delle opere letterarie più importanti del secolo.

Il fuoco rivoluzionario, però, durò poco. Nel luglio del 1918 Lenin fa chiudere, per opportunità politica, “La Nuova Vita”, la rivista di Maksim Gor’kij. Poco dopo, nasceranno, con chiari intenti censori, le Edizioni di Stato, sostituendo tutti gli altri editori sovietici. Vincerà, in un requiem di suicidi, in uno stillicidio di artisti carcerati, quella che Roman Jakobson ha chiamato Una generazione che ha dissipato i suoi poeti. La Russia, secondo la formula di Chodasevic, emigrato, insieme ad altri poeti, in Francia, si tramuterà in Necropoli.
1917: I poeti che fecero la Rivoluzione è la prima, ragionata, antologia italiana di poeti e scrittori russi che vissero la Rivoluzione. Di ciascuno, oltre a una sommaria scelta dei testi scritti intorno al 1917, è redatta una nota biografica che si focalizza sulla vita del poeta durante la Rivoluzione. In particolare, si è ricreato il ‘clima’ di amicizie, di incontri, di fervore creativo che consolidò la cosiddetta ‘era d’argento’ della letteratura russa. 
I poeti e gli scrittori antologizzati:
I Capostipiti: Aleksandr Blok e Andrej Belyj.
I Poeti che fecero la rivoluzione: Vladimir Majakovskij, Velemir Chlebnikov, Boris Pasternak, Maksim Gorkij, Viktor Sklovskij, Sergej Esenin, Nikolaj Tichonov, Valerj Brjusov.
In direzione ostinata e contraria: Anna Achmatova, Marina Cvetaeva, Nikolaj Gumilëv, Vladislav Chodasevic.
I Poeti al massacro: Isaak Babel’ E Osip Mandel’stam.

In libreria dal 2 Novembre
1917 I poeti che fecero la rivoluzione.
Antologia e storia di:
Anna Achmatova, Aleksandr Blok, Marina Cvetaeva, Maksim Gor'kij, Vladimir Majakovskij, Osip Mandel'stam, Boris Pasternak e altri,
nel fuoco della Storia.
Un libro di Davide Brullo per Interno4 Edizioni.

 

 

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:47