Tante sono state le adesioni pervenute in questi ultimi giorni che hanno convinto gli organizzatori a spostare l’incontro dalla Sala del Giudizio del Museo della Città al teatro, triplicando così i posti disponibili.
L’incontro con Antonio Paolucci è un momento che si è confermato attesissimo, un appuntamento con un grande storico dell’arte che, nato a Rimini nel ‘39, si è distinto per le opere e i ruoli istituzionali di primissimo piano che ha ricoperto nella sua lunga e straordinaria carriera.
Ad Agostino di Duccio, che nel Tempio malatestiano ha lasciato la testimonianza più alta della propria opera, Paolucci dedica la dissertazione “Sigismondo e Agostino di Duccio nel Tempio malatestiano” che conclude l’edizione 2017 del ciclo di incontri “Mente locale” che, nel 600mo anniversario della nascita, quest’anno è stato dedicato alla figura di Sigismondo Pandolfo Malatesta, Signore di Rimini e tra gli indiscussi protagonisti del Rinascimento italiano.
L’appuntamento sarà anche l’occasione migliore che presentare al pubblico intervenuto da parte dell’assessore alle Arti Massimo Pulini alcune anticipazioni sulla mostra, in programma dal 16 dicembre alla Far di piazza Cavour, del fotografo Nino Migliori dal titolo “Lumen. La Cappella dei Pianeti e dello Zodiaco nel Tempio Malatestiano", che proprio dalle opere di Agostino di Duccio fotografati a lume di candela nel Tempio malatestiano trae origine.