In scena al Novelli il duello verbale tra i fisici Niels Bohr e Werner Heisenberg

Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice riportano in scena il duello verbale fra i fisici Niels Bohr e Werner Heisenberg, amici di lunga data ma che la Seconda guerra mondiale pone su due fronti opposti. Si rifletterà con una domanda di fondo di stringente attualità: qual è il confine tra progresso scientifico ed etica?
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A diciotto stagioni dalla prima rappresentazione in Italia, Umberto OrsiniMassimo Popolizio e Giuliana Lojodice tornano a misurarsi con una prova d’attore impegnativa, calandosi nei panni dei protagonisti di Copenaghen, avvincente dramma storico-scientifico del commediografo britannico Michael Frayn che dal 28 al 30 gennaio (sipario alle 21) arriva sul palcoscenico del Teatro Novelli (Turni ABC) in una co-produzione Compagnia Umberto Orsini e Teatro di Roma – Teatro Nazionale, per la regia di Mauro Avogadro. Divenuto un classico della drammaturgia contemporanea, Copenaghen è ispirato ad una storia vera e drammatica che offre  - oltretutto all’indomani della celebrazione del Giorno della Memoria - l’occasione di riflettere su un tema di grande complessità come il rapporto tra libertà della ricerca scientifica e vincoli morali. Lo spettacolo infatti porta in scena un formidabile duello verbale che vede i due i fisici Niels Bohr e Werner Heisenberg, alla vigilia del devastante uso della bomba atomica, impegnati su due campi opposti, il primo negli Usa come ebreo esule, l’altro nella Germania sotto Hitler.

In un luogo che ricorda un’aula di fisica, immersi in un'atmosfera quasi irreale, tre persone, due uomini e una donna, parlano di cose successe in un lontano passato, cose avvenute tanto tempo prima, quando tutti e tre erano ancora vivi. Sono Niels Bohr (Orsini), sua moglie Margrethe (Lojodice) e Werner Heisenberg (Popolizio). Il loro tentativo è di chiarire che cosa avvenne nel lontano 1941 a Copenaghen quando improvvisamente il fisico tedesco Heisenberg fece visita al suo maestro Bohr in una Danimarca occupata dai nazisti. Entrambi coinvolti nella ricerca scientifica, ma su fronti opposti, probabilmente vicini ad un traguardo che avrebbe portato alla bomba atomica, i due scienziati ebbero una conversazione nel giardino della casa di Bohr, il soggetto di quella conversazione ancora oggi resta un mistero e per risolverlo la Storia ha avanzato svariate ipotesi.

L'asse portante attorno al quale ruota lo spettacolo è dunque il motivo per cui l’allievo andò a Copenaghen a trovare il suo maestro. Essendo Heisenberg a capo del programma nucleare militare tedesco voleva, in nome della vecchia amicizia, offrire a Bohr, che era mezzo ebreo, l'appoggio politico della Gestapo in cambio di qualche segreto? O al contrario essendo mosso da scrupoli morali, anche se tormentato dalle conseguenze che sarebbero potute ricadere sul destino della sua patria martoriata e che lui amava pur non essendo nazista, tentava di rallentare il programma tedesco fornendo a Bohr, che era schierato con gli alleati, informazioni sull'applicazione dei fondamenti teorici della fissione? Su questi presupposti l'autore da vita ad un appassionante groviglio in cui i piani temporali si sovrappongono, dando un valore universale alle questioni poste dai protagonisti. Le diverse ipotesi fatte all'epoca vengono enunciate una dopo l'altra, ma non è possibile una sola verità oppure una sintesi efficace delle diverse verità perché una verità è semplicemente un punto di vista, il punto di vista di chi l'ha enunciata.

Copenhagen dunque, attraverso la magistrale interpretazione di tre giganti del teatro italiano quali Orsini, Popolizio e Lojodice, coinvolge lo spettatore in un’intensa riflessione su un tema sempre attuale e delicato: qual è il confine tra progresso scientifico ed etica?

“Io penso che sarebbe stato un errore imperdonabile pensare di dar vita ad una Compagnia teatrale che porti il mio nome senza pensare all'opportunità di rimettere in scena uno spettacolo come ‘Copenaghen’ – dice Umberto Orsini  - Quando decisi di avere accanto a me un attore come Massimo Popolizio affidandogli anche la regia di "Il prezzo" di Miller mi era chiaro che questa collaborazione non sarebbe stata un episodio isolato. Era evidente che insieme avremmo potuto dare vita a qualcosa che oggi è sempre più difficile trovare e cioè a quel teatro di recitazione nel quale entrambi, seppure in epoche diverse, siamo cresciuti e al quale ci ispiriamo. Ed ecco che riproporre ‘Copenaghen’, la pièce di Frayn che insieme a Giuliana Lojodice ci aveva visti interpreti per la prima volta diciotto anni fa, mi è sembrata una scelta quasi obbligata”.

 

Incontro con la compagnia

Il pubblico avrà la possibilità di incontrare la compagnia lunedì 29 gennaio alle ore 17.30 nel Ridotto del Teatro Novelli.
 

Al via il secondo atto della stagione

E' attiva la prevendita dei biglietti per tutti gli spettacoli che compongono la seconda parte della stagione teatrale, da febbraio ad aprile.  In calendario tra i vari titoli Questi fantasmi di Eduardo de Filippo diretto da Marco Tullio Giordana, Calendar Girls con Angela Finocchiaro, la compagnia Big Action Money con Genesi N. 2 / Ossigeno e ancora Qui e ora con Paolo Calabresi e Valerio Aprea. E' possibile acquistare i biglietti sia al Teatro Novelli negli orari di apertura sia on line (www.teatroermetenovelli.it/biglietteria/biglietti cliccando su “Biglietteria on line”).


COPENHAGEN

Domenica 28, lunedì 29 e martedì 30 gennaio, ore 21
di Michael Frayn
con Umberto Orsini, Massimo Popolizio
e con Giuliana Lojodice
regia Mauro Avogadro
Compagnia Umberto Orsini e Teatro di Roma – Teatro Nazionale
in collaborazione con CSS Teatro Stabile di Innovazione- si ringrazia Emilia Romagna Teatro Fondazione
 

Biglietti 
Platea A   € 25 - Platea B   € 23 - Galleria € 21    
Ridotto Platea B e galleria  € 20 - Under 29 con CultCard  € 15

I 18enni possono inoltre usufruire del “Bonus cultura”, il bonus di 500 euro che il governo riserva ai nati nel 1999 e valido per l'acquisto di abbonamenti e biglietti teatrali (tutte le informazioni al link www.teatroermetenovelli.it/biglietteria/18-app).

 

Info biglietteria
La biglietteria del Teatro Novelli è aperta dal martedì al sabato dalle 10 alle 14, martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17.30. Info biglietteria: 0541.793811.

E’ possibile acquistare i biglietti anche on line al sito www.teatroermetenovelli.it e cliccare su “Biglietteria on line”. Dopo essersi registrati sarà possibile scegliere i posti e acquistare i biglietti pagandoli con carta di credito o Paypal.

Il programma completo con tutti gli spettacoli della Stagione teatrale, gli altri appuntamenti fuori abbonamento e tutti gli aggiornamenti sul sito www.teatroermetenovelli.it e sulla pagina facebook fb.com/teatronovelli.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:46