“Risorse importanti - ha commentato l’assessore alla mobilità Roberta Frisoni – che ci permetteranno la realizzazione di opere cruciali per lo sviluppo della mobilità sostenibile su parti strategiche del nostro territorio, risorse che ci consentiranno di accelerare su quell’opera di cambiamento su cui stiamo lavorando, partendo dalla ricucitura di aree maggiormente periferiche al resto della città."
Sono infatti in procinto di partire già dai prossimi giorni le lettere - invito alla selezione di ditte specializzate individuate dal settore infrastrutture del Comune di Rimini per la realizzazione della pista ciclabile lungo la via Coriano collegherà villaggio San Martino al centro storico di Rimini. Un percorso ciclopedonale protetto, dal costo previsto di un milione di euro che, lungo 2,2 chilometri sulla via Coriano, collegherà Villaggio San Martino alla Statale 16 per poi proseguire, con l’adeguamento funzionale della mobilità ciclabile lungo la via Flaminia e via XX Settembre, fino al Centro Storico. Sarà in questo quadrante di città, dove oltre al Centro Studi delle scuole secondarie superiori si concentrano l'intero plesso ospedaliero e una ricca serie di attività commerciali e produttive, che il progetto individua una serie di azioni a diverse scale d’intervento come le due “Zone 30” che qui nasceranno contigue all’arteria della via Flaminia: la Zona 30 Centro Studi e Zona 30 tra via Flaminia Conca, SS16 e via Flaminia.
Sempre nel mese di maggio, saranno destinati alla realizzazione di una nuova pista ciclabile su via Coletti. Si tratta di un’opera dal costo complessivo di 850.000 euro che unirà viale Toscanelli alla stazione ferroviaria e che ha trovato finanziamento in parte nell'ambito del Piano Nazionale di Sicurezza Stradale (450.000 euro) e in parte dai finanziamenti (circa 400.000 euro dagli 800.000 complessivi) che il Comune di Rimini è riuscito ad intercettare presso la Regione Emilia Romagna tra i fondi messi a disposizioni dei Comuni che hanno in corso di approvazione il proprio Piano urbano della mobilità sostenibile.
In particolare il progetto si suddivide in tre percorsi ciclabili per complessivi due chilometri e 250 metri: la pista ciclabile viale Toscanelli – via Coletti, dalla rotatoria con Viale XXV Marzo 1831 al ponte sul deviatore del fiume Marecchia; la pista ciclabile di via Coletti, dal ponte sul deviatore al Ponte della Resistenza, fino a raccordarsi con il percorso dell’Anello Verde; la pista ciclabile di collegamento con l'area stazione, il cui tracciato sarà individuato nell'area tra Piazzale Cesare Battisti e via dei Mille, per connettere l'asse di via Coletti, così come la ciclabile di via destra del porto, con il polo intermodale della stazione ferroviaria di Rimini e il Bike Park.
Si tratta proprio di interventi volti principalmente al miglioramento della sicurezza stradale dei ciclisti e dei pedoni lungo l'asse stradale che svolgono una importante funzione di penetrazione e accesso al centro città proveniente dalla zona nord, quindi molto trafficati e con un rischio di incidenti maggiore.
Per il potenziamento e completamento della rete ciclabile cittadina – la cosiddetta Bicipolitana - sono poi previsti finanziamenti per 400.000 euro che, parte dei fondi regionali messi a disposizioni dei Comuni che hanno in corso di approvazione il Pums, consentiranno di proseguire e completare la rete ciclabile cittadina con una serie di progetti in corso di definizione.
Uno sforzo importante che ha al contempo sia l’obiettivo di sviluppare con nuove e dedicate infrastrutture l’uso più agevole dei mezzi ecosostenibili che quello di migliorare le condizioni di sicurezza per ciclisti e pedoni lungo le strade cittadine attraverso l’eliminazione della promiscuità delle diverse componenti di traffico, come quella veicolare e ciclistica, lungo gli assi di penetrazione in città in cui sono presenti elevati livelli di traffico veicolare e significativi tassi di incidentalità. Un’operazione per l’incremento della sicurezza che si caratterizza con l’introduzione di nuove “Zone 30” per diminuire con la velocità dei veicoli i rischi di alta lesività in caso di incidenti.
“Ma se è vero – ha detto l’assessore alla Mobilità Roberta Frisoni - che in poco più di un decennio si è quasi dimezzato il numero dei feriti negli incidenti che hanno visto coinvolte le biciclette, passati da 396 nel 2005 (5 i decessi avvenuti) a 215 nel 2017 che ha registrato 3 vittime, il tema della sicurezza dei cosiddetti utenti deboli della strada, ovvero pedoni e ciclisti, deve essere costantemente tra le priorità nell’agenda delle città, e in particolare della nostra Amministrazione Comunale. Il potenziamento e rilancio costante della nostra rete infrastrutturale dedicata a ciclisti e pedoni, così come una seria politica di ampliamento delle zone 30 devono accompagnare con forza il percorso di attuazione e implementazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che punta proprio su mobilità ciclabile, pedonale e trasporto pubblico per affrontare i problemi di inquinamento e congestione derivanti dall’uso eccessivo delle auto’.