L’idea di fondo su cui si sta lavorando oggi e in prospettiva per il futuro è quella di ridurre i tempi di non utilizzo della spiaggia, incrementando servizi e opportunità nel sistema integrato compreso tra l’area sotto la linea ferroviaria e l’arenile. Tutto questo per porre al centro non tanto il singolo, pur legittimo, interesse ma il turista nella relazione con una città che ha abbracciato dinamismo e cambiamento. La domanda turistica internazionale va chiaramente in questa direzione. In più fatti drammatici accaduti negli anni passati hanno convinto gli amministratori e gli addetti ai lavori che più un luogo è off limits più esso rischia di essere in balia di malintenzionati.
Le innovazioni introdotte negli ultimi due anni a Rimini, propedeutiche alla realizzazione del parco del Mare con la trasformazione dell’attuale waterfront stradale in una isola pedonale con palestre a cielo aperto, hanno tutte come unico obiettivo di rimettere al centro dell’offerta il turista, per l’intero arco della giornata, in un contesto unico di servizi annuali e di eventi la cui ricaduta positiva è per chi ha un’attività permanente e una temporanea. La spiaggia diurna con stabilimenti sempre più grandi, tecnologici, attrezzati; ecosostenibili e accessibili attraverso innovative meravigliose per spirito e efficacia (si pensi a tutto il tema dei bagni con strutture a servizio dei portatori di disabilità o al progetto Autism Friendly beach; ricchi di novità e iniziative di intrattenimento, dallo yoga all’alba ai parchi galleggianti, alla casa dei matrimoni sull’arenile; i 300 eventi e iniziative che punteggiano la costa da Miramare a Torre Pedrera: La ricerca in questi ultimi anni si è sempre più rivolta a un modello di spiaggia free, aperto, non che alza le serrande alle 7 e le chiude alle 19. Pensiamo anche, partendo da presupposti differenti, all’inserimento dell’obbligo di illuminazione notturna della spiaggia da parte degli operatori balneari. La filosofia è questa. E in questa stessa filosofia rientra il tema chiringuito; un’innovazione che Rimini ha sperimentato con successo crescente e che ora è al centro di un dibattito in cui, più che alla spiaggia a 360 gradi, sembra interessi la mezz’ora in più o in meno. Questo argomento è un elemento di un puzzle più ampio e che amplierà ancora di più con l’avvento del Parco del Mare. Ora, in questi giorni abbiamo visto le categorie economiche dividersi sul regolamento per i chiringuitos. L’amministrazione, sulla base dell’esperienza dello scorso anno (quando l’apertura era fissata per l’una di notte sia nei giorni feriali che nei festivi) ritiene compatibile con il modello di spiaggia a 360 gradi individuato come obiettivo di fondo, e tenendo in conto anche le diverse proposte provenienti dagli stakeholder, proporre per l’estate 2018 l’apertura ordinaria sino alle 23.30 e con un massimo di 2 deroghe orarie settimanali sino alle ore 1, da comunicare preventivamente agli uffici competenti a inizio stagione. In questo modo crediamo di fare l’interesse di Rimini e della sua offerta turistica complessiva, tenendo conto dell’interesse generale. Naturalmente l’amministrazione comunale metterà in campo rigorosi controlli affinché la corretta erogazione di questi servizi sia rispettata”.