In queste pagine il conte Cesare Mattei, Signore della Rocchetta di Riola di Vergato, rinasce a nuova vita tra realtà e immaginazione, sulle tracce di una personalità misteriosa e amante del Segreto.
L’autrice ha disegnato una biografia immaginaria, dove la narrazione del fantastico si unisce alle atmosfere della Bologna ottocentesca, del paesaggio tosco-emiliano, tra evocazioni occultiste e suggestioni cosmiche. Ogni cosa è osservata attraverso lo sguardo del protagonista, ma il Narratore è una terza persona, un osservatore privilegiato che segue il suo personaggio nei momenti di più drammatica o esaltata solitudine creativa, a contatto con gli Elementi, con il cosmo, con la natura, dentro la potente volontà che lo condusse alle straordinarie invenzioni gemelle di architettura e Nuova Medicina.
Mattei fu, come disse Alfonso Rubbiani, “feudatario, elemosiniere, taumaturgo, artista”; generoso con gli indigenti, nobile con i nobili, amabile con i semplici, implacabile con i nemici dell’Elettromeopatia, la medicina alternativa più praticata al mondo tra il 1870 e il 1930. Incontrò re e regine, contadini e santoni indiani, nobildonne e gentiluomini accorsi in incognito alla Rocchetta da ogni parte del globo per ritrovarvi un benessere altrimenti impossibile. L’architettura, specchio della terapia, conquistava e confondeva il visitatore lungo la misteriosa via della guarigione.
Laura Falqui è saggista, drammaturga, specialista di arti visive. Studiosa dei Preraffaelliti inglesi, ha dedicato a questo argomento una trilogia di saggi in volume e diversi altri scritti. Nel 2008 ha pubblicato su “Il Carrobbio”, XXXIV, Una fiamma nel paesaggio. Il sogno di Cesare Mattei, un’ipotesi estetica sulla Rocchetta Mattei. Tra le opere più recenti: Forme e materiali della città fantastica (2014), La sostanza nascosta. Il silenzio nella pittura (2017) e la cura del volume Jane Lead, L’oro e il fuoco. Visioni (2018), scritti inediti di una visionaria inglese del Seicento. Da qualche anno ha trasferito la sua scrittura creativa dalla drammaturgia a una forma narrativa in cui affiorano le sue passioni di sempre: la pittura del secondo Ottocento inglese, il mondo della fiaba e del sogno. Il mago dell’Appennino è il suo secondo romanzo.
Raffaele Milani è professore ordinario di Estetica presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione, Direttore del "Laboratorio di ricerca sulle città e i paesaggi", Università di Bologna.
Ingresso libero.
Frontespizio. Piccola rassegna di libri nuovi
"Come la prima pagina interna, che di un libro fornisce gli elementi essenziali e sostanziali, questa rassegna vuole accompagnare i lettori davanti alla porta di ingresso di nuovi testi. L'etimo della parola "frontespizio" (dal tardo latino frontispicium, composta di frons, frontis ‘fronte’ e del tema di specĕre ‘guardare’), evoca l'atto di guardare un volto, che restituisce la conoscenza delle principali espressioni e dei caratteri peculiari di una persona. Anche queste presentazioni ci faranno incontrare il volto di un libro e insieme quello del suo autore. Presentare equivale anche a declinare al presente, al qui e ora, gli infiniti argomenti legati all'arte della scrittura. La presenza in sala dell'autore è dunque un'occasione per collocare il pubblico in una inedita postazione, aggiuntiva rispetto alla lettura del libro. Conoscere le premesse dalle quali quel testo nasce, gli intenti dai cui lo scrittore è partito per costruirne l'impalcatura, offre un importante arricchimento di senso. Quando si diffuse il termine italiano "Frontespizio", agli inizi del XVII secolo, le pagine di apertura di un libro contenevano, oltre ai nomi e ai titoli, anche un'architettura di immagini: colonne e timpani, figure allegoriche e oggetti simbolici erano disegnati e incisi a decorazione e viatico di quelle porte d'ingresso al testo." Massimo Pulini
Il calendario della quinta edizione su http://www.museicomunalirimini.it/agenda/pagina1042.html
Tutti gli incontri si terranno a Rimini, Museo della Città "Luigi Tonini", via L. Tonini n. 1 - info 0541 793851