Il Museo internazionale Federico Fellini, entra nel vivo della valutazione delle proposte

Conclusa la fase della verifica della documentazione amministrativa questa mattina è entrata nel vivo la valutazione delle proposte presentate dai candidati alla progettazione del Museo Fellini, la cui apertura è prevista per il 2020, centenario della nascita del regista riminese.
Data di pubblicazione

La commissione

A giudicare il merito dei progetti è la commissione composta da 5 esperti, di cui 3 autorevoli professionisti esterni con competenze specifiche nelle materie del cinema e delle arti visive, dell’exhibition design e del management delle istituzioni culturali, in particolare, museali. La scelta è caduta su Carmelo Marabello dell’Università di Venezia, professore di Cinema e arti contemporanee, autore di programmi televisivi, sceneggiatore e curatore di festival; su Raffaella Trocchianesi, architetto, professoressa del Politecnico di Milano, specializzata nel settore del design del patrimonio culturale, dell’allestimento museografico e delle nuove tecnologie per la narrazione e la fruizione culturale; e sul dott. Daniele Tinti, attuale coordinatore generale del Museo del cinema di Torino, già tra i redattori del primo progetto del Museo delle antichità egizie e della riorganizzazione della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte.

A loro si affiancheranno due commissari interni all’Amministrazione Comunale: il capo del Dipartimento Città attrattiva e dinamica, il dottor Giampiero Piscaglia, e l’architetto Valentina Maggioli, funzionario dei Lavori Pubblici.

 

I criteri  

Le proposte saranno giudicate sulla base di una serie di criteri di valutazione, tra cui la pertinenza e la fruibilità dei contenuti multimediali, la funzionalità degli allestimenti, il livello di coinvolgimento e approfondimento dei percorsi di visita, la immersività e l’originalità delle tecnologie e delle installazioni. Saranno inoltre valutate l’ampiezza e la coerenza dei profili professionali che compongono il gruppo di progettazione dei concorrenti e la loro esperienza pregressa, in particolare nella progettazione multimediale e architettonica applicata ai musei. Si procederà con il metodo di valutazione del “confronto a coppie” ai sensi del Codice degli Appalti: ogni commissario confronterà, criterio per criterio, ciascuna offerta con tutte le altre, esprimendo un grado di preferenza. Il totale delle preferenze attribuite dai 5 commissari sarà poi convertito in punteggio, che, sommato a quello ottenuto dall’offerta economica, determinerà l’ordine della graduatoria.

 

La progettazione

Il candidato che si aggiudicherà il bando avrà poi circa 4 mesi di tempo per sviluppare la proposta progettuale e trasformarla in un progetto esecutivo, corredato da tutti i necessari pareri e nulla osta. Durante questo periodo di elaborazione, che si concluderà indicativamente per la fine del 2018, il progetto sarà monitorato periodicamente da un comitato tecnico scientifico - costituito da esperti e affermati professionisti delle varie discipline coinvolte nel percorso di progettazione del Museo -, e da un advisor, a supporto della stazione appaltante per i vari aspetti tecnico-progettuali e realizzativi, che avranno il compito di valutare i progressi del progetto e verificarne la rispondenza agli obiettivi e alla finalità dell’Amministrazione.  

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:44