Questo pomeriggio sarò a Roma, insieme a una delegazione di sindaci di Anci, per incontrare il presidente del Consiglio dei Ministeri, Giuseppe Conte, in ordine al destino dei finanziamenti previsti da convenzioni già firmate e vidimate da Gazzetta ufficiale e Corte dei Conti sul Bando Periferie. L'intento di questo incontro è cercare di riportare ragione e perfino legalità a un dibattito politico che per ora non solo è stato caratterizzato da troppa sterile propaganda, a giustificare l'ingiustificabile; ma che soprattutto si è tradotto in atti contro 326 comuni, 20 milioni di cittadini. Dopo il voto al Senato, ecco ieri sera il voto in commissione Camera contro agli emendamenti di diversi parlamentari, in rappresentanza dei singoli territori danneggiati, che cercano non solo di salvare investimenti già sottoscritti e concessi e anche la faccia a uno Stato che finora hanno fatto strame di accordi, contratti, convenzioni, interesse delle comunità coinvolte. Non vorrei che i tentativi di difesa usati finora per questo voltafaccia siano l'antipasto di una portata indigesta che verrà servita in Parlamento a un buon terzo di italiani. Cosa spero, cosa speriamo noi sindaci dall'incontro con il Presidente Conte? Nulla più se non che sia ripristinata la correttezza di leggi e regole. E il ripristino dei finanziamenti a progetti che non appartengono a un partito o un sindaco ma esclusivamente alle comunità e ai territori che vogliano recuperare e riqualificare le loro periferie. Non chiediamo nulla di più di ciò che lo Stato ci ha già concesso con convenzioni firmate.
Nel caso in cui anche questo incontro finisse con un nulla di fatto e si arrivasse a quello che uno Stato non dovrebbe mari arrivare a fare, come Comune di Rimini aderiremo sicuramente a ogni iniziativa - politica e legale - che porteremo avanti assieme a tanti altri Comuni italiani. Non solo, stiamo già ipotizzando di affiancare, anche come singola amministrazione comunale, uno specifico ricorso sul bando periferie Rimini Nord, visto che è opinione diffusa tra i legali che una richiesta di risarcimento per progetti già in fase esecutiva, e con lavori integrati già avviati, e altri pronti per essere messi a bando avrebbe ottime probabilità di essere accolta”.