Partiranno nei prossimi giorni anche le lettere indirizzate dall'assessore ai servizi educativi Mattia Morolli alle scuole per l'infanzia parificate riminesi. Si tratta del richiamo alla convenzione firmata tra Comune di Rimini e istituti privati, che riguarda anche il rispetto della normativa vigente sugli obblighi vaccinali. Qualora dalle verifiche - che il Comune di Rimini chiederà di effettuare all'Ufficio scolastico regionale competente– risultassero scuole inadempienti con gli obblighi di legge previsti, alle stesse non saranno più concessi contributi economici di nessun tipo.
"Grazie a questa costante azione di controllo e monitoraggio - è il commento dell'assessore ai servizi educativi, Mattia Morolli - i renitenti agli obblighi vaccinali sono già scesi dai 36 di inizio settembre a 10. A questi, come ampiamente anticipato, sono indirizzate le ultime lettere di diffida, in seguito alle quali scatteranno i provvedimenti disciplinari previsti e la segnalazione alle autorità competenti. Si tratta già di un recupero importante che è il frutto di un lavoro intenso e della sensibilità crescente registrato dalle famiglie riminesi".
Questo il testo integrale della lettera inviata:
"Obbligo vaccinale per l’accesso ai servizi per l’infanzia (Nidi e Scuole Infanzia) per l’Anno Scolastico 2018/19. Esclusione dall’accesso al nido d’infanzia/alla scuola per l’infanzia - DIFFIDA.
Si fa seguito alla precedente comunicazione n…. del….. ed al provvedimento di esclusione in caso di inadempimento. Dalla verifica della presenze risulta che Suo/a figlio/a ha iniziato a frequentare il nido/la scuola dell’infanzia, violando il provvedimento di sospensione sopra richiamato. Con la presente si diffidano i genitori/tutori/affidatari a non reiterare la violazione del provvedimento di sospensione, ribadendo che i minori esclusi rimarranno iscritti e potranno essere nuovamente ammessi al servizio previa presentazione della documentazione indicata nella precedente comunicazione.
Nel rammentare che la violazione della sospensione pone a carico dei genitori/tutori/affidatari tutte le conseguenze civili e penali, si avvisa sin d’ora che nel caso in cui il divieto di accesso venga nuovamente violato questo ufficio segnalerà il fatto all’Autorità Giudiziaria ed adotterà misure proporzionate alla gravità. Si ribadisce altresì che nel periodo di sospensione l’utente è tenuto al pagamento della retta nell’entità stabilita dalla vigente disciplina per l’applicazione delle tariffe per i servizi a domanda individuale."