Arrivano nel giugno del 1941 e nell’agosto del 1942 le due circolari del Governo fascista, riferite ad alcune spiagge riminesi, che anticipano in qualche modo le leggi razziali del 43. I grotteschi documenti storici, emessi dalla ‘Regia Prefettura di Forlì’, e che riportavano in oggetto: “Spiagge e località di villeggiatura - soggiorno ebrei”, identificavano rispettivamente le spiagge di Bellariva e Miramare, come ‘spiagge di lusso’ e quindi inaccessibili agli ebrei. Si tratta di una delle testimonianze documentali, tratte dal volume “Spiagge di lusso - Antisemitismo e razzismo in camicia nera nel territorio riminese” (ed. Panozzo), curato da Antonio Mazzoni e Lidia Maggioli, che raccontano dell’applicazione delle leggi razziali nel territorio riminese. Un tema che i due storici affronteranno proprio nella seconda sessione del convegno internazionale che si svolgerà domani presso la Sala del Giudizio del Museo di Rimini.
L’importante evento formativo dal titolo “Giornata internazionale di studi: Le leggi contro gli ebrei in Europa (1933-1945): la Germania nazista, la Francia di Vichy e l'Italia fascista, uno sguardo comparato Symposium”, prevede la partecipazione di Massimo Mezzetti, Assessore alla Cultura Regione Emilia-Romagna, Gloria Lisi, Assessore alle Politiche per la Pace Comune di Rimini e Fabio Tomasetti, Presidente Istituto storico Rimini.
Nelle due sessioni di lavoro, previste rispettivamente nella mattina dalle ore 9,30 e nel pomeriggio dalle 14,30, interverranno Laura Fontana, Hans-Christian Jasch, Gadi Luzzatto Voghera e Laurent Joly, direttore di ricerca CNRS (CRH_EHESS), Patrizia Di Luca, Università degli Studi della Repubblica di San Marino