13 i voti favorevoli, 9 le astensioni e nessun voto contrario. Modifiche che puntano a semplificare gli adempimenti per la riscossione dell’imposta, destinata a finanziare gli interventi in materia di turismo degli enti locali. In particolare, con le modifiche che il Consiglio comunale sarà chiamato a discutere e votare, si agirà sulla periodicità della dichiarazione, portandola a cadenza trimestrale, e sull’introduzione dell’invio telematico della stessa, consentendo così attraverso l’uso obbligatorio del digitale una maggiore efficacia e tempestività nel rapporto tra i gestori delle strutture ricettive e gli uffici comunali di competenza. Nel regolamento sono introdotte numerose esenzioni, riferite in particolare al segmento turistico delle famiglie: esenzione totale dal pagamento dell’imposta di soggiorno per i minori, gli over 65, persone con invalidità al 100 per cento e oltre il settimo giorno di pernottamento.
L’imposta di soggiorno, nel Comune di Rimini, dalla sua introduzione (2012) ha garantito mediamente ogni anno una somma di 7 milioni di euro, che va interamente a finanziare interventi diretti e indiretti relativi alla valorizzazione e alla promozione dell’offerta turistica complessiva. Sia nella parte del cosiddetto software, vale a dire le iniziative, le manifestazioni, gli spettacoli, gli appuntamenti tradizionali che caratterizzano in ogni mese del’anno il palinsesto degli eventi, e che assorbe poco meno della metà dell’introito dell’imposta; sia nel segmento più strategico e sostanzioso,la componente dell’hardware, ovvero le infrastrutture ambientali, i contenitori storico artistici, la sicurezza, la cura del verde pubblico, strategica per elevare il grado di attrattività turistica, soprattutto internazionale, di una realtà leader come Rimini.
“Per noi – commenta l’assessore al Bilancio Gianluca Brasini - l’imposta di soggiorno è sempre stata leva fiscale ‘di scopo’, e cioè destinata a finanziare le azioni capaci di incrementare qualità e potenzialità attrattiva del nostro territorio. Ricordo spesso che l’industria turistica nella Riviera di Rimini genera un pil annuo di 4,6 miliardi di euro, occupa e dà lavoro a oltre 68 mila persone in 15.500 imprese che rappresentano il 45,5 per cento dell’intero comparto economico locale. E’ un comparto industriale a tutti gli effetti che abbisogna di una ‘manutenzione’ e un aggiornamento continui se vuole stare sul mercato, mantenendo la stesso competitività in ambito nazionale e internazionale. Gli investimenti negli eventi e nelle infrastrutture compongono lo stesso quadro, quello che ci ha permesso negli ultimi anni di aumentare il numero di arrivi e presenze, con un significativo balzo in avanti della componente estera. Con lo stesso approccio stiamo portando avanti in maggioranza da qualche mese la discussione in ordine a un’ipotesi di aggiornamento tariffario dell’imposta di soggiorno: parco del mare, completamento recupero contenitori culturali, start up del nuovo modulo di organizzazione dell’accoglienza in città (DMC), riqualificazione di uno snodo fondamentale dell’accessibilità come l’area esterna della stazione ferroviaria, sono gli asset dove verrà investita l’imposta di soggiorno nel 2019”.