Un importante appuntamento che si stima coinvolgerà circa 500mila alpini con oltre un milione di presenze previste in tre giorni di adunata e che per la sua ricaduta una valenza non solo provinciale, ma regionale. Il territorio riminese e sammarinese è stato scelto anche per il suo rodato sistema di accoglienza e ospitalità, già pronto a mettersi in moto. Al tavolo oggi insieme all’assessore Gian Luca Brasini erano presenti i rappresentanti del gruppo riminese degli Alpini, il presidente di Aia Rimini Patrizia Rinaldis e di Rimini Reservation Ivan Gambaccini e i rappresentanti degli albergatori di Cattolica e Bellaria “per costruire il meccanismo di relazioni – spiega l’assessore Brasini – e in particolare in questa fase soffermandoci sulla gestione della logistica delle prenotazioni alberghiere. Si tratta di un evento di sistema, una rete che necessariamente richiederà un coordinamento centralizzato”.
Primo incontro operativo questa mattina in Residenza Comunale dopo l’ufficializzazione da parte del Consiglio direttivo di Ana della scelta di Rimini e San Marino quali sedi ospitanti della 93esima adunata nazionale degli Alpini, in programma nel maggio 2020.
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