Quelle situazioni che hanno trascinato il Comune di Rimini suo malgrado in Tribunale, avendo però avere riconosciute le proprie ragioni in tutte le centinaia di cause intentate sul recupero degli oneri di esproprio del V Peep. Nonostante gli sforzi e la disponibilità dell’amministrazione comunale, nonostante la ‘finestra’ legislativa (non sfruttata prima che si chiudesse) che avrebbe garantito sostanziose decurtazioni di quanto dovuto, allora si preferì la logica della pura contrapposizione, accusando il Comune di Rimini ‘di non capire nulla’ e anche peggio. I risultati, anzi le sentenze, hanno riportato, come è noto, la questione nei suoi corretti termini. Durante l’intero percorso, l’atteggiamento dell’ente pubblico è costantemente stato caratterizzato da volontà né punitive né tantomeno vendicative, auspicando- in solitaria, va detto- dialogo e confronto. Ed è ciò che si auspica tuttora e in futuro, mettendosi a disposizione per questo.
Non vorremmo però che adesso si percorresse la stessa , identica, strada, in ordine alla determinazione del corrispettivo dei riscatti, ugualmente per gli alloggi del V Peep. Per evitare sin da subito equivoci di sorta, spieghiamo bene di cosa si tratta:
1) Il riscatto della casa non ha niente a che fare con la residenza. Chi alloggia in diritto di superficie potrà restarvi tranquillamente sino alla scadenza della convenzione, stabilita in 99 anni. Chi vi alloggia già in proprietà convenzionata, naturalmente per sempre, sine die. Quindi, nessuno toglie la casa a nessuno.
2) Quando si pone la questione allora? Si pone per coloro i quali decidono di vendere l’alloggio a prezzo corrente. Solo in caso di vendita a libero mercato è necessario, per legge, trasformare il diritto di superficie in piena proprietà. Così come sempre in caso di vendita a libero mercato, la proprietà convenzionata deve essere trasformata in proprietà libera da convenzione. Le somme richieste servono quindi a poter vendere a libero mercato gli alloggi realizzati in regime agevolato.
Per quanto riguarda le nuove richieste del Comitato V Peep, l’amministrazione comunale precisa che:
a) Si è doverosamente attenti alle novità giuridiche e/o giurisprudenziali. Non solo. Come è noto a tutti, l’amministrazione comunale ha addirittura promosso modifiche normative che potessero al meglio agevolare i cittadini del V Peep (emendamento Sani/Petitti). Pertanto verranno sicuramente valutate le novità normative, insieme alla loro applicabilità nel caso in questione. La valutazione non è mai scritta sulle tavole di pietra. La valutazione degli oneri per liberarsi dai vincoli agevolativi va aggiornata di volta in volta, per tenere conto sia delle novità giuridiche sia dell’andamento dei valori di mercato
b) Giova ricordare in ordine alla disponibilità di questa amministrazione che, nel precedente confronto, si erano addirittura stanziate le somme affinchè la valutazione venisse fatta da un organismo terzo, ovvero l’agenzia delle entrate
c) In merito alle richieste di incontro, l’amministrazione comunale non si è mai sottratta e ogni qualvolta è stato richiesto gli incontri sono stati effettuati. E così sarà anche in questa occasione.
Fatte queste premesse nel merito e nel metodo, essendo già stata annunciata un’interrogazione consigliare sul tema, non ci si può esimere da una considerazione finale. Ci sfugge il senso di politicizzare una questione che, anche a causa di ‘pifferai magici’ o azzeccagarbugli, ha visto alla fine amministrazione e cittadini di fronte a un Tribunale. Se all’epoca il Comune di Rimini, approfittando dell’omogeneità politica col Governo e con la maggioranza parlamentare, riuscì a far approvare un emendamento che consentì a decine di cittadini di riscattare a prezzo contenuto l’alloggio, oggi sarebbe il caso che il consigliere Zoccarato o le Lega tutta, approfittando della composizione dell’attuale maggioranza parlamentare, si adoperasse per varare un provvedimento simile. Questo sì che taglierebbe la testa al toro e darebbe una rapidissima soluzione alla questione. Quella volta l’emendamento fu inserito nella Legge di Stabilità. Perché Zoccarato e la Lega non fanno subito lo stesso?”.