Un misto tra soddisfazione e delusione mi ha accompagnata alla notizia dell'individuazione dei presunti responsabili del lancio della molotov contro la struttura di Spadarolo che ospita i profughi.
Di positivo c'è il lavoro delle Forze dell'ordine che in poco tempo sono arrivati, tramite le loro indagini, all'individuazione dei presunti responsabili. Tutto il resto invece mi getta in uno stato di preoccupazione e inquietudine. Minori e non consapevoli della gravità del gesto, quasi a sottolineare un vuoto culturale drammatico, che rende a mio parere più grave la vicenda.
Più che il clima di violenza generale che circonda oggi l'Italia, preoccupa l'emergenza educativa in cui sembrano vivere i nostri giovani. Un segnale preoccupante per il futuro nostro, e loro. Un segnale positivo viene però da quei messaggi di solidarietà portato alle vittime dai bambini della vicina scuola di Spadarolo e nell'impegno con cui le insegnati li hanno seguiti. Un punto importante da cui ripartire, per il futuro dei nostri bambini, dei giovani, della nostra comunità.