Un’operatività concentrata su due fenomeni costantemente al centro dell’attività della Pm e che ieri sera ha portato, sul fronte del contrasto alla prostituzione in strada alla denuncia penale all’Autorità giudiziaria per due prostitute così come previsto dal dispositivo contenuto nell’ordinanza antiprostituzione predisposta dal Comando della Polizia municipale di Rimini.
Il fermo è avvenuto nel corso dei controlli sui viali delle Regine su cui l’ordinanza emessa nello scorso dicembre vieta testualmente a chiunque di porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco a chiedere o accettare prestazioni sessuali a pagamento. Come noto il divieto definito dall’ordinanza ha validità, per essere contingibile e urgente, su una serie di zone del territorio comunale dove il fenomeno si manifesta con una maggiore recrudescenza, e più specificatamente oltre ai viale delle Regine (Viale Regina Elena, Viale Regina Margherita, Viale Principe di Piemonte) in Via Cavalieri di Vittorio Veneto, Via Losanna, Via Guglielmo Marconi, Via Novara, Via Macanno, Via Casalecchio, Via Fantoni, Via Emilia Vecchia, Via XIII settembre, Viale Matteotti, Via dei Mille, Via Tolemaide; su tutta la Strada Statale ”S.S. 16”- compresa tra il confine con il Comune di Bellaria-Igea Marina e il Comune di Riccione; in Piazzale Cesare Battisti, Via Savonarola, Via Mameli, Via Ravegnani, Via Graziani, Via Dardanelli, Piazzale Carso, Via Principe Amedeo; Via Varisco, in Viale Eritrea; nelle aree adiacenti alle suddette strade; in prossimità delle aree di intersezione con le vie intersecantesi con le strade sopra elencate.
Sul fronte del contrasto all’abuso dell’alcol da parte dei guidatori al volante sono state invece sette le patenti ritirate – tra cui quella a un neopatentato - nel corso dei controlli, tre delle quali di carattere penale perché, così come disposto dall’articolo 186 del codice della strada, l’esito dei controlli accertava valori del tasso alcolemico superiori a 1,5 grammi per litro. All'accertamento del reato e a quella pecuniaria consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni. Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente è raddoppiata. Con la sentenza di condanna, anche se è stata applicata la sospensione condizionale della pena, è sempre disposta la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato, salvo che il veicolo stesso appartenga a una persona estranea al reato.
Sequestrati inoltre ad inizio mattinata due ciclomotori che sono stati sorpresi dagli agenti a circolare senza la copertura assicurativa necessaria.