Polizia municipale: nel 2018 calano ancora gli incidenti sulle strade riminesi. 60 le notizie di reato, 24 le omissioni di soccorso

E’ solo di qualche giorno fa la terribile tragedia di Porto Recanati in cui, complice l’assunzione di sostanze stupefacenti, in una frazione di secondo si è consumato un dramma che ha spazzato un padre e una madre e messo in pericolo di vita due bambini innocenti.
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Un’aggravante che la normativa per l’omicidio stradale ha recentemente inasprito con la reclusione da 8 a 12 anni qualora fosse constatato che gli autori del sinistro guidassero in stato di ebbrezza alcolica grave o di alterazione psico-fisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope.

Una fattispecie che fortunatamente non è stata riscontrata in nessuno dei quattro incidenti mortali che, sui 1311 rilevati dalla Polizia municipale di Rimini nel corso dell’anno, hanno funestato le strade riminesi nel 2018. Un numero di incidenti ancora in forte calo (erano 1400 nel 2017, 2113 nel 2007, 2585 nel 2000) ma ancora troppi per gli strascichi umani e materiali che ognuno di essi ha personalmente sui coinvolti ma anche sull’intera collettività.

“Un peso imponente che ci impone di continuare nella direzione - dichiara l’assessore Jamil Sadegholvaad - di una attività di controlli e di lavori di messa in sicurezza delle nostre strade, che comunque ha già portato a un dimezzamento dei sinistri negli ultimi 15 anni. Ma questo deve essere tutto tranne che un momento di soddisfazione. Sino che nella casella delle vittime e dei feriti non apparirà solo il numero 0 qualunque Comune o Stato non deve abbandonare le misure di contrasto verso una vera e propria emergenza sociale”.

Non solo: gli incidenti portano con sé anche un impatto da un punto di vista sanitario (dal pronto soccorso, alle riabilitazioni a carico della sanità pubblica), ma anche dal punto di vista giuridico - amministrativo conseguente ad ogni sinistro, dove gli organi di polizia stradale sono chiamati alla ricostruzione dei fatti nell’immediato attraverso le rilevazioni dei sinistri; ma anche all’accesso agli atti da parte di avvocati e assicurazioni, comunicazioni a Inail, Inps o Uci, ed anche segnalazioni alle Prefetture per le conseguenze sulle patenti che ogni sinistro può comportare. Alle Prefetture ma anche all’Autorità giudiziaria, quando la gravità delle lesioni riportate a seguito dell’incidente stradale lo richieda.

Sono state 60 infatti le notizie di reato trasmesse attraverso il personale della Polizia municipale riminese, 32 delle quali d’ufficio quando le lesioni hanno superato la prognosi di 40 giorni. 24 anche i procedimenti penali aperti anche per omissione di soccorso, quando dopo l’incidente una delle parti si è data alla fuga. Accanto alle segnalazioni penali quelle amministrative alle Prefetture per i provvedimenti di sospensione o revoca della patente, qualora la gravità degli illeciti commessi lo preveda, come nel caso in cui uno dei coinvolti nel sinistro guidi sotto l’influsso di alcol o droga; nel corso del 2018 sono state inviate  616 segnalazioni.

Delle 3400 persone coinvolte negli incidenti rilevati dalla Polizia municipale riminese, 858 sono state quelle che hanno riportato lesioni, mentre 4 sono quelle decedute.

Da segnalare come dalle statistiche emerga che in ben 127 casi i sinistri abbiano danneggiato il patrimonio pubblico.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:41