Per chi beneficia del Rei e del Res e, in prospettiva, del Reddito di cittadinanza
In particolare sono coloro che rientrano già tra i beneficiari del reddito di solidarietà (Res) e Reddito di inclusione (Rei) – e, in prospettiva, anche ai prossimi beneficiari del Reddito di cittadinanza - , i destinatari dei percorsi di accompagnamento socio educativo, finanziati attraverso 532 mila euro di risorse ministeriali. Per l’acquisizione dei servizi di accompagnamento e assistenza educativa per il Comune di Rimini ha avviato una procedura negoziata telematica sul Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa), tramite avviso sul proprio albo pretorio.
Si tratta di un servizio di accompagnamento socio educativo domiciliare e territoriale (progettazione, gestione, coordinamento, monitoraggio e valutazione di interventi educativi attraverso lavoro di rete, lavoro in equipe, colloqui individuali, counseling e orientamento, accessi domiciliari, gestione di gruppi). Il servizio di accompagnamento socio-educativo per adulti si rivolge quindi ad adulti/nuclei familiari in situazione di fragilità, disagio sociale e difficoltà socio-relazionale, per i quali sia necessario garantire un percorso socio-educativo in vista del conseguimento di obiettivi di autonomia sul piano formativo, lavorativo, abitativo e socio-relazionale, incluso il supporto nella gestione delle spese e del bilancio familiare. L'obiettivo è il sostegno alla persona adulta ed il suo nucleo familiare nella costruzione di un percorso di vita autonomo, promuovendo, per quanto possibile, le risorse individuali per un appropriato utilizzo delle opportunità offerte dal territorio e per costruire una valida rete di relazioni.
Per chi non rientra nel Res e Rei ma sono comunque in disagio e fragilità sociale
È bene ricordare che, come già annunciato poche settimane fa, anche chi è rimasto fuori dal Res e dal Rei potrà usufruire di simili servizi per cui sono stati già stanziati per il territorio riminese 330 mila euro (dap arte della Regione Emilia-Romagna) . In questo caso si tratta di risorse indirizzate al sostegno all’abitare, politiche attive del lavoro, supporto alle famiglie con minori e attività socializzanti. La presa in carico sarà effettuata da Assistenti Sociali e, anche in questo caso, per ogni nucleo beneficiario di interventi o contributi di contrasto alla povertà, andrà definito un progetto personalizzato da parte del responsabile del caso.
“Risorse importanti – spiega Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini - per una vera e propria presa in carico del nucleo familiare, mirata a dare risposta a bisogni complessi. L'azione educativa quindi si qualifica come elemento di reinserimento sociale attraverso il potenziamento delle capacita’ e delle risorse individuali e, nei casi più difficili, anche l’assistenza per la rimozione delle cause che determinano il disagio. Misure e risorse in sintonia con l’approccio capacitante che permea le linee guida dei nostri servizi di welfare locale”.