Si sono infatti concluse con l’individuazione del colpevole le indagini della Polizia locale di Rimini che, dopo il rinvenimento del 3 maggio scorso, seguendo le tracce lasciate si sono messe alla caccia del colpevole che ora, nella migliore delle ipotesi, rischia fino a 26.000 euro di sanzione amministrativa senza escludere, in base agli esiti delle analisi che Arpae sta effettuando, a sanzioni penali più gravi.
Sarà sui risultati di queste analisi che stabiliranno la natura della vernice, che da un primo riscontro al momento non sembra “speciale” e quindi particolarmente inquinante, che verrà definita la gravità del reato e di conseguenza la pena che potrà essere applicata per la violazione alle disposizioni del Testo unico ambientale del 2006. E sarà sempre sulla base delle risultanze delle analisi che verrà predisposta la rimozione delle vernici, che fino ad allora sono state messe in sicurezza.