La prima stagione del Teatro Galli consegna numeri importanti, che danno la dimensione della risposta entusiasta di Rimini e dei riminesi all’apertura di un contenitore culturale che in sette mesi di attività è già diventato un punto di riferimento della città. Un bilancio che arriva a chiusura di una stagione inaugurale trascinata dall’entusiasmo e in previsione di un secondo anno di programmazione denso di appuntamenti e novità, che saranno anticipate sabato 1° giugno in occasione della presentazione al pubblico della 70esima edizione della Sagra Musicale Malatestiana, che si aprirà il 3 agosto con il concerto diretto dal Maestro Riccardo Muti.
Tornando ai numeri, sono state circa 15mila le presenze agli spettacoli e ai concerti (al netto dei vari eventi gratuiti) ospitati a teatro dal 28 ottobre, giorno dell’inaugurazione con la Cenerentola di Cecilia Bartoli, fino ad aprile scorso. Tanti i sold out registrati sia per le proposte del cartellone di prosa – che ha segnato una crescita sia di biglietti venduti, sia di abbonamenti rispetto all’anno passato – sia per i concerti della Sagra Malatestiana, oltre ai tre eventi inaugurali – Cecilia Bartoli, Roberto Bolle, Valery Gergiev – che hanno visto il Galli riempirsi in ogni ordine di posto.
Se il dato delle presenze è ottimo e in parte atteso, è invece sorprendente il numero delle persone che in questi mesi hanno partecipato alle tante visite guidate organizzate per approfondire la storia del Teatro e conoscere i dettagli della sua ricostruzione: da dicembre alla scorsa settimana sono stati contati circa 9.300 visitatori, tra gruppi di adulti e le scolaresche. La curiosità di ammirare il teatro fresco di restauro ha spinto il primo mese di visite, con ben 1.600 presenze e 550 ragazzi delle scuole nel solo mese di dicembre. L’attenzione e la voglia di conoscere il Teatro sono però rimaste costanti anche settimane dopo l’inaugurazione: il picco è stato registrato a marzo, con ben 990 presenze registrate a cui si aggiungono i 261 studenti. Proprio ai giovanissimi, i bambini e i ragazzi delle scuole del territorio, il teatro si rivolge per avvicinare le nuove generazioni alla cultura e all’arte: grazie all’attenzione delle scuole e alla sensibilità degli insegnanti, sono stati quasi 1.650 gli alunni che hanno varcato la soglia del teatro polettiano. Un motore culturale che è anche attrazione turistica come dimostrano le 2.890 persone che nella notte di Capodanno si sono messe in fila per approfittare della possibilità di visitare gratuitamente il teatro.
“Questi primi mesi di attività sono stati entusiasmanti – commenta l’assessore alla cultura Giampiero Piscaglia – la vera sfida però arriva adesso: oggi il Teatro Galli non rappresenta più una novità ma una realtà centrale della nostra offerta culturale e abbiamo il compito non semplice di far sì che continui a produrre contenuti in grado di coinvolgere un pubblico sempre più ampio e consolidarsi come punto di riferimento delle rete teatrale e musicale regionale. La passione e l’attenzione con cui la città ha riabbracciato il suo Teatro è in questo senso un grande patrimonio”.