Per questo giovedì sarò a Bologna, dove l’assessore alle attività produttive della Regione Emilia – Romagna, Palma Costi , dopo l’incontro di oggi alla sede del Mise - Ministero dello sviluppo economico, ci darà un aggiornamento sull’andamento del tavolo di crisi.
È Pazzesco che un colosso imprenditoriale con 1.880 dipendenti e 55 punti vendita chiuda dalla mattina alla sera facendo trovare i cancelli chiusi ai dipendenti, avvisati della loro liquidazione con un click. Una mancanza assoluta non solo dei minimi principi imprenditoriali, ma anche e soprattutto del rispetto verso i lavoratori, le loro famiglie, clienti e le comunità in cui sono inserite storicamente i negozi. Non possiamo permettere che la storia di un marchio importante come il “Mercatone uno” venga trasformata in un pericoloso precedente da imprenditori avventati e da scelte inaccettabili, perché fatte unicamente sulle spalle dei lavoratori e dei fornitori, mettendo in difficoltà tutta una comunità.
Per questo andrò a Bologna, cercando insieme a Regione e gli altri Enti locali toccati direttamente dalla vicenda, di trovare una soluzione che rimetta i diritti dei lavoratori al centro. Un fallimento imprenditoriale che non possono e non devono pagare i lavoratori, a cui va garantita la massima salvaguardia dei loro diritti. L’auspicio (pressante) è che il Governo riesca, ora che sono finalmente passate le elezioni europee, a passare dalle parole ai fatti, proponendo una realistica e soddisfacente via di uscita a questa assurda e incresciosa vicenda.