I pride storicamente sono manifestazioni che mettono al centro della loro azione politica e sociale proprio la visibilità delle persone, e quest’anno a maggior ragione essendo il 50esimo anniversario della rivolta di Stonewall a New York che ha dato il via alle nostre battaglie. Anche se vissuti con aria giocosa ed esuberante, i pride sono manifestazioni importanti perché ci rendono visibili al mondo, perché ci fanno uscire dall’ombra in cui siamo stati relegati per secoli e dove ancora qualcuno vorrebbe relegarci. Mostrano che la ricerca della felicità è una forza propulsiva di rivoluzione sociale, una rivoluzione colorata, serena e pacifica ma potentissima. Rendono evidenti le mancanze di diritti e di riconoscimento, mostrano le disparità e l’emarginazione che soprattutto molti giovani LGBT ancora subiscono, denunciano le violenze, spesso segrete, che si consumano ai nostri danni: famiglia, scuola, lavoro, amicizie.
Il grande urlo di libertà che travolge le rigidità imposte dai moralisti e da chi non può accettare che le persone possano amare chi vogliono, costruirsi la vita come credono, partecipare alla società per ciò che sono. La visibilità è la nostra religione civile: se la nostra presenza disturba qualcuno è segno che i pride sono ancora necessari, perché riempiono di spirito chi vi partecipa, fanno sentire meno sole le persone chi lottano con la difficoltà di farsi accettare da un mondo feroce, rivendicano dei diritti a protezione del progetto di vita di ognuno e ognuna di noi. Recentemente un caso di omofobia proprio a Rimini ha dimostrato esattamente questo: per qualcuno è ancora inaccettabile il nostro amore al punto di contrastarlo con la violenza fisica. Sia chiaro a tutti: non subiremo più in silenzio, non ci piegheremo alla violenza e alle minacce, non ci fermeremo finché ogni persona non potrà essere liberamente se stessa.
In una città come Rimini, nota in tutto il mondo per la sua accoglienza, questi significati simbolici sono ancora più potenti. Col nostro ispirarci all’estate e alla sua carica emotiva ci raduniamo per sfilare in una delle manifestazioni per la visibilità LGBT più amate d’Italia
Col patrocinio di: Regione Emilia-Romagna, Provincia di Rimini; Comune di Rimini, Comune di Santarcangelo, Comune di Cesena, Comune di Gradara, Comune di Cattolica, Comune di San Giovanni in Marignano.
In collaborazione con: ANPI Provinciale di Rimini, UAAR Rimini, ARCI Rimini, AGEDO Rimini-Cesena, Chiesa Pastafariana Area Pasta Romagna
Con l’adesione di: Rompi il silenzio, Coordinamento donne, Amnesty Rimini, Associazione “Cuore e Burlesque”.
ore 17,00 Raduno sul lungomare di Rimini, Piazzale Alberto Marvelli,
ore 19,00 Partenza parata
ore 21,00 Arrivo al palco di piazzale Fellini con ospiti e musica fino all’01,00
ore 18,00 Apertura stand food&beverage con specialità romagnole
Dalle ore 01,00:
SUMMER AFTER PARTY
c/o COCONUTS, Lungomare Tintori 5 - Rimini
FUSION PRIDE PARTY
c/o CLASSIC CLUB, via Feleto 15 - Rimini