La recente sentenza dei giudici romani sul caso dell’albergatore del riminese reo di non aver riversato circa 27mila euro ribadisce ciò che andiamo ripetendo da tempo: chi tenta di aggirare le regole, andando indirettamente a danneggiare la concorrenza di chi invece agisce nella legalità e altera gli equilibri del mercato, commette un reato. La Cassazione infatti stabilisce che quando un albergatore incassa, ma non riversa l’imposta, commette peculato in quanto "integra lo svolgimento di un pubblico servizio anche in assenza di uno specifico e preventivo incarico da parte della pubblica amministrazione". In altre parole chi non riversa viene a meno a un servizio pubblico di cui deve rispondere, un reato punito anche con la reclusione da 4 a 10 anni e 6 mesi.
Ad oggi sono circa una cinquantina i soggetti privati, gestori di strutture alberghiere nel territorio di Rimini, denunciati nel corso degli anni dall’Amministrazione Comunale e ancora in attesa di giudizio colpevoli di non aver riversato l’imposta di soggiorno. Si tratta di circa 350mila euro, versati dai clienti delle strutture ricettive e sottratte da queste ultime alle risorse della comunità, che potrebbero essere reinvestiti per interventi e iniziative utili a sostenere il turismo e i servizi della città.
Nelle prossime settimane, il Comune provvederà a depositare ulteriori quindici segnalazioni di reato di peculato a carico di altrettanti gestori che, dai controlli eseguiti per l’annualità 2018, risultano aver trattenuto in tutto circa 60.000 euro. Queste segnalazioni sono il frutto dei continui controlli di cui l’amministrazione si fa carico e che si affiancano alle misure svolte in collaborazione con Guardia di Finanza, Ispettorato del Lavoro e AUSL. Grazie alla tempestività delle intimazioni e delle azioni mosse dal Comune ha già recuperato, dall’inizio dell’anno, 165.000 euro riferiti solo all’annualità 2018. Controlli incrociati, nuova dotazione tecnologica (come il nuovo software a disposizione degli operatori), una strategia di informazione e collaborazione con gli albergatori ci ha consentito di ottenere ottimi risultati in termini di incremento di gettito, con oltre il 35% nei primi due trimestri del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, nonché un aumento del numero delle strutture che hanno eseguito il riversamento rispettando le scadenze. Si tratta di un lavoro doveroso nei confronti della comunità e degli stessi albergatori, che per la stragrande maggioranza collaborano con l’Amministrazione nel rispetto delle regole”.