Il reportage, girato dalla troupe Rai le scorse settimana, inizia dal depuratore di Santa Giustina, l’infrastruttura che serve otto comuni del riminese e il territorio di San Marino, per oltre mezzo milione di abitanti (numero che si eleva alla potenza con la stagione turistica). Il raddoppio del depuratore è stato uno dei primi interventi completati del Psbo, per un investimento di oltre 26 milioni; un mega impianto (il terzo più grande d’Europa) da 1 milione di metri cubi di trattamento al giorno dotata di un’avanzata tecnologia di ultrafiltrazione a membrane, recentemente oggetto di interesse anche da parte di una delegazione dell’Ufficio Sanità e Ambiente e del Dipartimento Acqua ed Energia di Los Angeles.
Dopo aver raccontato l’impegno per la separazione delle reti fognarie nella zona nord per consentire la divisione tra acque scure e chiare, il viaggio di Superquark è proseguito verso piazzale Kennedy, nel cuore dell’opera forse più rappresentativa dell’intero piano. Con immagini suggestive, il servizio ha documentato i lavori di realizzazione dell’infrastruttura di accumulo per un volume complessivo di quasi 40.000 metri cubi, composta da una vasca che ha la funzione di accogliere le acque di prima pioggia, e da una seconda con funzione di laminazione e accumulo. La prima vasca è entrata in esercizio a metà giugno, a fine settembre, dopo la pausa estiva, riprenderanno invece i lavori della seconda vasca più grande.
Una fotografia quindi di quanto è stato fatto finora e quanto sarà realizzato, per quello che il progetto più importante in Europa per dimensione, con un investimento che supera i 150 milioni di euro ma con una realizzazione ‘veloce’ per un’opera di tale portata, racchiusa nell’arco di 8/10 anni.
“Garantire la totale balneabilità del mare è un’impresa complessa, ma non impossibile e relativamente rapida da mettere in opera. Quanti altri Comuni e Regioni italiane ci stanno pensando?” questa la domanda con cui si è chiuso il lungo e accurato servizio di approfondimento.
Intanto questa mattina il Sindaco Andrea Gnassi ha inviato una lettera alla Regione affinché venga predisposto un tavolo tecnico per la verifica delle procedure sui controlli per la balneazione, al fine di garantire analisi che siano le più sicure dal punto di vista della tutela della salute ma allo stesso tempo più efficienti dal punto di vista del tempo di restituzione dei risultati.
Nello specifico si chiede un aggiornamento delle procedure limitatamente ai casi, come quello verificatosi lunedì scorso, in cui i campionamenti programmati coincidano con giornate in cui è già in vigore un divieto di balneazione. Tra i temi che il Comune vuole portare all’attenzione del tavolo anche la possibilità che i divieti di balneazione, in caso di superamento dei limiti normativi previsti dal D. Lgs.116/08, possano essere revocati nel momento in cui siano noti valori ampiamente entro i limiti alla pre-lettura delle analisi a 24 ore del primo campione aggiuntivo con esito conforme.