La crisi di governo non può e non deve colpire i lavoratori in crisi. Una preoccupazione ma anche un appello che, come territorio colpito direttamente da alcune crisi aziendali, lanciamo al Presidente della Repubblica e a chi, oggi, deve gestire questo delicato passaggio istituzionale. Il Mercatone Uno è uno dei più ampi e complessi tra i tavoli di crisi aperti al Mise – Ministero dello sviluppo economico. Una crisi cui sono direttamente coinvolte tante famiglie del riminese e su cui da mesi stiamo lavorando come sistema territoriale - Regione, Provincia Comuni e organizzazioni sindacali - per dare aiuti e risposte concrete. Ci sono condizioni di oggettiva ed immediata difficoltà che non possono aspettare i tempi e le incertezze delle crisi di governo. Sono crisi umane che vanno affrontate subito senza aspettare che un solo giorno passi pensando ad altro. Fare politica è occuparsi dei problemi della gente, e le crisi aziendali sono tra quelli principali e prioritari. Spero che quanto fatto finora non venga messo in discussione, o anche semplicemente rimandato nelle tempistiche previste, dagli avvicendamenti di ministri e di governi nazionali. Una crisi di questa portata non può essere scaricata solo sugli Enti locali, anche se questi, dalla Regione in giù stanno dando dimostrazione di grande pragmatismo: c’è bisogno dello Stato, del Ministero. Oggi più che mai continueremo a monitorare la situazione, in stretta collaborazione con gli altri Enti locali e con i sindacati, dalla parte dei cittadini, dalla parte dei lavoratori.
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